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Yassine Belkassem: Algeria incoraggia banditismo, terrorismo e immigrazione clandestina in Sardegna

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Yassine Belkassem coordinatore nazionale della rete delle associazioni della comunità marocchina in Italia in una nota si dichiara sconcertato di come l’Algeria incoraggi il banditismo e l’immigrazione clandestina in Sardegna. “Mentre la propaganda algerina – scrive Belkassem – è molto attiva nella divulgazione di disinformazioni sul ripristino marocchino pacifico della sicurezza e della circolazione stradale internazionale avvenuto il 13 novembre a Guergarat tra Marocco e Mauritania, ecco lo stesso paese che ha autorizzato gli autori del banditismo che hanno bloccato per oltre due settimane tale strada, lo stesso paese che tollera la migrazione clandestina dalle coste algerine verso la Spagna e Sardegna approfittando anche del periodo di Coronavirus.”

“Il 13 novembre scorso – dichiara Belkassem –  il Regno del Marocco, dopo aver segnalato il caso all’ONU, ha sbloccato il passaggio verso Mauritania, l’apertura del valico di Guergarat e della strada internazionale per consentire il libero passaggio di persone, ma anche e soprattutto di camion per il trasporto di prodotti commerciali provenienti da Mauritania e viceversa. Tutto ciò è avvenuto quando Algeria aveva autorizzato 60 persone provenienti dal suo territorio per “protestare”, chiudere e ostacolare il transito dei mezzi di trasporto malgrado gli sforzi della MINURSO per convincere Polisario di smettere di bloccare la strada internazionale. Ora la situazione è entrata nella normalità e i lavori sono in corso per allargare la stessa strada internazionale che collega Europa e Africa occidentale e centrale. Da ricordare che la nostra concittadina Rossella Urru è stata rapita proprio in Algeria tanti anni fa.”

Lo stesso paese – prosegue Yassine Belkassem –  si considera la base e roccaforte del terrorismo islamista di tutti le sigle attive nel Sahel e Sahara.
Purtroppo nell’estrema instabilità del paese del gas e del petrolio i giovani algerini chiedono dignità e di porre fine alla corruzione, agli alti tassi di disoccupazione e alla repressione delle manifestazioni, in un paese dove l’unica prospettiva rimasta sembra quella di emigrare. La migrazione clandestina algerina in Sardegna è alla quotidianità.. 
Una brutta aria che tira, e un pessimo messaggio che l’Algeria manda a se stessa e alla Sardegna. Inaccettabile il continuo degli sbarchi alle coste italiane davanti agli occhi delle autorità algerine. Tutta la nostra solidarietà alla Sardegna
.”

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