Francesca Marcon, pallavolista del Volley Bergamo ha avuto delle problematiche cardiache dopo la seconda dose del vaccino. Al riguardo ha voluto affidare il suo sfogo al social Instagram tramite un post: “Ho la pericardite, è colpa del vaccino. Avevo delle perplessità e avevo ragione”. L’atleta ha dovuto sospendere gli allenamenti per la preparazione della nuova stagione.
In un’intervista rilasciata a Repubblica.it, di cui riportiamo uno stralcio, ha raccontato: “Dopo la prima dose di vaccino ho avuto i disturbi classici, dopo la seconda la situazione è peggiorata. Non so cosa mi sia successo, non ho mai avuto problemi cardiaci, ma i dolori sono iniziati prima del 3 agosto, giorno della seconda dose, quando poi si sono acuiti notevolmente. Dovevo iniziare le vacanze cinque giorni dopo la seconda dose, ma non stavo bene: sono partita lo stesso ma sono stata male, il dolore al torace è aumentato e così sono andata al pronto soccorso dove mi hanno diagnosticato una pericardite”.
La pallavolista ha poi aggiunto che non si sa a cosa sia dovuta: “Non si sa, ma ho provato a sentire diversi specialisti: mi hanno detto che la pericardite è tra gli effetti collaterali dei vaccini a mRna. Io non so cosa sia realmente successo, non so se tutto questo sia stato causato dal vaccino o se avessi qualcosa di latente nel mio corpo. Non sono assolutamente no-vax, e questo lo affermo con forza: tutta la mia famiglia è vaccinata e il Covid mi ha spaventato molto, non vedevo l’ora di trovare una soluzione a questa minaccia. Mi spiace solo che nessuno mi abbia detto, dopo la prima dose e i miei primi disturbi, che potevo andare incontro a problemi di questo tipo. Magari avrei fatto degli accertamenti”.
Sulla possibilità tornando indietro di rifare il vaccino ha affermato: “No, io non lo rifarei ma è la mia brutta esperienza che incide nella scelta. Lo rifarei nel momento in cui mi venissero date delle spiegazioni. Io vivo di pallavolo, avevo deciso di fare uno degli ultimi anni ma vedremo. Sono molto giù, mi auguro di stare meglio il più in fretta possibile, ma mi chiedo: ‘chi mi risarcirà per quanto accaduto?’. Credo sia giusto parlarne, raccontare il mio caso, che è stato particolare. Tutti i miei familiari, ad esempio, non hanno avuto nulla”.
Comment here