Villamassargia si candida per ospitare il nuovo ospedale unico del territorio del sulcis iglesiente e lo fa con una delibera di consiglio comunale di oggi 8 ottobre 2019 e approvata all’unanimità. La sindaca, Debora Porrà, ha inviato immediatamente una nota al presidente del consiglio regionale, Christian Solinas, per informarlo della decisione presa:
“La sottoscritta , in qualità di Sindaca pro tempere del Comune di Villamassargia, con la presente nota intende proporre la candidatura di questo Ente per ospitare l’Ospedale Unico nel proprio territorio. Il Consiglio Comunale e la Giunta Municipale di Villamassargia hanno deliberato in data odierna (v. Deliberazioni allegate), l’individuazione di un’area per la localizzazione del nuovo ospedale del Sulcis lglesiente. Si tratta di una scelta attenta e consapevole della posizione strategica di cui godrebbe il nuovo servizio, e che sarà frutto di un lavoro rigorosamente rispettoso della legalità e finalizzato a consentire al territorio di avere una sanità efficiente, dunque di dare risposte ai cittadini in termini di qualità.
La decisione è maturata in virtù della notizia data dalla Giunta Regionale in merito alla riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale ed in particolare in merito alla necessità di procedere alla realizzazione di un nuovo ospedale, nonché dalla combinazione delle valutazioni degli elementi di natura tecnico-sanitaria forniti a suo tempo dall’Azienda USL n. 7 negli anni 2009/2014 e, in particolare, per ciò che concerne la viabilità, la mobilità ed il trasporto pubblico. L’area si attesterà su un tratto di strada a 4 corsie (S.P.2), nella fascia di territorio compresa tra le località Santu Pauli – Su Murdegu – Santu Xentu, in quanto libera da vincoli che ne limitano l’utilizzo. La suddetta area è particolarmente adatta a ricevere notevoli flussi di traffico e, conseguentemente , minori problematicità, con ridotti vincoli infrastrutturali e, dunque, con un minore impatto dal punto di vista della necessità di adeguamenti viabilistici.
Lo spirito della candidatura del Comune di Villamassargia è improntato sull’umanizzazione verso i pazienti e il personale sanitario, l’assistenza centrata sui sofferenti, sull’innovazione medica e tecnologica, sull’invecchiamento della popolazione e le disabilità , sui servizi di assistenza primaria; infine, un ruolo importante dovrà essere svolto dalla medicina del territorio riorganizzata sia attraverso gli Ospedali di Comunità, sia attraverso un potenziamento dell’assistenza domiciliare e residenziale, settori nei quali la Sardegna è ancora carente, mentre Villamassargia conduce già, in qualità di Capofila, il servizio territoriale dei Centri per la famiglia di tutto il territorio del Plus lglesiente.
Inoltre, il valore aggiunto di questa proposta è far fruttare i recenti investimenti pubblici sulle infrastrutture realizzate quali, la S.P.2 a quattro corsie, il centro intermodale di Villamassargia con la prima stazione Easy Station di RFI, la rotatoria tra S.P.2 e la S.P.86, in grado di snellire il traffico veicolare e aumentare sensibilmente la sicurezza del traffico leggero e pesante dal Sulcis verso il resto della Sardegna e viceversa.
Per il nostro paese, questa candidatura ha il pregio di mettere a disposizione la centralità geografica e infrastrutturale del nostro paese per il servizio più importante: la sanità pubblica . Oggi Villamassargia è un paese moderno con attenzione privilegiata degli investimenti comunali nei servizi alla persona, un esponenziale sviluppo della ricettività turistica e invidiabili valori ambientali, testimoniati dall’esteso patrimonio boschivo (anche riconosciuto dal FAI),ambienti salubri e silenziosi,a misura d’uomo,che circondano e caratterizzano il nostro paese.”
Proposta e iniziativa lodevole. Complimenti vivissimi al Sindaco. Un progetto, una proposta di cui noi cittadini avevamo sentito parlare anni fa, poi caduta nel vuoto. Molto probabilmente l’unica veramente degna di considerazione, visti i disastrosi risultati dei progetti degli ultimi due governi regionali. Auguriamoci che vada in porto, ormai la nostra Sanità territoriale è distrutta.