Come afferma Valeria Cancedda nella prefazione della pubblicazione “La riva dei giorni” di Veronica Scano, nel descrivere le sue sublimi poesie, racconta di magie ed estasi colorate, in quanto le stesse prose sono mirabilmente accompagnate da illustrazioni dipinte.
È l’arte dell’autrice che si proietta su animi sensibili che cercano estrema bellezza nei risvolti degli affetti più radicati. È sentimento reale in oniriche riflessioni dove traspare malinconia sicuramente predisposta alla speranza.
Veronica è nata a Cagliari nl 1978. Figlia d’arte, il padre Franco è stato poeta e precursore del Taekwondo nel panorama atletico della Sardegna dei primi anni settanta. Pronipote d’arte di Francesco Atzeni, scrittore e poeta. A lui è intitolata una piazza nella sua adorata Gonnosfanadiga.
Veronica ha molteplici aspetti che le danno l’oneroso tributo di dinamica nella sua frenetica personalità: taekwondoka, maestra illustratrice, poetessa, pittrice, creativ artist designer, imprenditrice con il brand di t-shirt Artmea, nato e sviluppato durante la pandemia e avvenuto grazie ad un risveglio interiore di luce e naturalità dell’essere.
‘Artmea’ sorge una sera d’agosto in cui l’ingegno l’ha portata a scrivere una poesia ‘L’abbraccio’ che ha dedicato a suo marito. Da lì ha avuto l’eterea illuminazione in cui ha compreso che voleva fare arte e metterla a disposizione di tutti come surplus inequivocabile della sua poliedrica personalità.
E allo stesso tempo ha desiderato plasmare un’attività facendo qualcosa che la rappresentasse e la rendesse felice. Con le immagini racconta l’isola studiandone simbolismi e colori senza reticenze. Un linguaggio che esclusivamente risalta la sua creatività.
Veronica, orfana di padre dall’età di undici anni e vedova all’età di 42 del marito Ivan, vinto dalla sclerosi laterale amiotrofica, decide di ricominciare una nuova edulcorata esistenza plasmando a piene mani dalle sue originarie passioni, ovvero la pittura e la scrittura.
Con l’adorato figlio Filippo e un ritrovato amore con Luca, si dedica a ciò che la fa stare bene, ovvero l’Arte con la A maiuscola come forma propedeutica. Il suo compagno la sostiene come grafico supportandola in ogni anfratto.
Il cambiamento è vita. Veronica lo esprime attraverso le sue mani e la sua fantasia che usufruisce come strumento di condivisione e come continuo approccio della propria anima verso le complessità quotidiane che il mondo, talvolta crudele, ti pone innanzi.
Sempre attenta e sorridente, infonde coraggio e determinazione a tutti coloro che percepisce nel disagio. Lei stessa rappresenta fortemente l’esempio palese della rinascita esistenziale.
Frequenta assiduamente la Galleria d’Arte “Il Colore” di Ignazio Cabras, partecipando attivamente a varie collettive di pittura. Con l’artista sardo Archimede Scarpa frequenta con interesse e ferma responsabilità un corso di acquerello che le apre la porta nei primi anni del nuovo secolo per il suo laboratorio d’arte a Cagliari.
Nel 2020 frequenta un corso di pittura botanica sarda della pittrice Maria Cristina Zara.
All’interno delle più diverse esperienze lavorative, vince svariati premi di pittura e poesia. Tra le ultime collettive di pittura, Veronica è impegnata nel Salotto dell’Arte di Silvana Belvisi a Cagliari.
Attraverso un percorso di consapevolezza e naturopatia, nel 2020 realizza la sua prima personale di Pittura, come simbolo di riconciliazione e di rinascita che l’ha portata anche ad apprendere e a confrontarsi col mondo della moda.
“La riva dei giorni” è un libro che raccoglie le sue poesie. Esce nella primavera del 2022 e da allora anche grazie all’amicizia con Alessandra Sorcinelli, è stato un susseguirsi di eventi fra poesia, moda e pittura.
Di Massimiliano Perlato
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