Un ragazzo parmigiano di 20anni è stato attaccato da uno squalo mentre si trovava nel nord ovest dell’Australia. Era entrato in acqua con la maschera e il boccaglio e indosso una telecamera quando all’improvviso ha sentito un dolore al piede e qualcosa che cercava di portarlo al largo. Il 20enne ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta di Parma dove ha raccontato l’accaduto: “Dal piede in un secondo è arrivato a tutta la gamba e ha cominciato a trascinarmi al largo. Finché a un certo punto sono riuscito con le mani a prendergli la testa: ho cercato di allargare quella grande bocca e con fatica ho liberato la mia gamba, anche se dal ginocchio in giù capivo che non c’era più niente. Poi ho cominciato a nuotare verso la riva più veloce che potevo”.
A salvargli la vita è stato il suo amico Tommaso istruttore subacqueo ed infermiere che gli ha prestato i primi soccorsi, in attesa dell’elisoccorso per trasportarlo in ospedale dove è stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico. L’uomo è riuscito a riprendere con la videocamera gli istanti successivi all’attacco, nell’intento di lasciare un ultimo messaggio qualora fosse morto a causa dello squalo.
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