Spesso sentiamo parlare di Vac Therapy e di lesioni cutanee difficili, ma non sempre sappiamo di cosa si tratta. Innanzitutto va ricordato che il presidio medicale può essere utilizzato solo su alcuni tipi di ferite e che la pressione topica negativa può portare nella stragrande maggioranza dei casi ad una guarigione definitiva. Infermieri e Medici specializzati la usano quotidianamente in tutto il mondo.
A distanza di tempo la Vacuum Assisted Closure Therapy (Vac Therapy) resta uno degli strumenti più appropriati da utilizzare per determinate lesioni della cute che non guariscono con le medicazioni tradizionali o avanzate.
Fu introdotta in Europa nel lontano 1994 e successivamente negli Stati Uniti d’America un anno più tardi. In quasi 25 anni di vita studi sulla Vac Therapy hanno dimostrato la sua validità in tanti ambiti. Essa è stata prescritta per il trattamento di 9 milioni di lesioni a livello planetario.
La pressione topica negativa, che è alla base del successo dello strumento medicale, ha ridato speranza a milioni di pazienti portatori di ferite profonde e/o estese, complesse e difficili da guarire.
Le lesioni (acute o croniche) rappresentano un momento spesso invalicabile. La vita dei Pazienti è fortemente limitata. Ad una lesione sono strettamente legati: infezioni e dolore. Se non ben gestite possono anche portare al trapasso terreno del nostro assistito.
Per questo motivo entrano in gioco il sapere scientifico, le competenze, l’esperienza degli Infermieri specialisti e di quei pochi Medici che in Italia e nel mondo si occupano di wound care. Grazie a loro milioni di utenti sono guariti in tutto il mondo negli ultimi 5 lustri (si parla di circa 5-6 milioni di persone).
La VAC Therapy è un sistema integrato. Favorisce la guarigione delle lesioni attraverso un sofisticato dispositivo che agisce attraverso la suzione topica, favorendo la rivascolarizzazione, riducendo al minimo i rischi di infezioni e garantendo il giusto bio-clima tissutale.
Basta un buon addestramento e un minimo di esperienza/conoscenza dei processi riparativi dei tessuti umani.
Il prodotto abbina perfettamente economicità dei costi, efficienza ed efficacia, migliorando comunque la qualità di vita del paziente.
Non è invasiva, è dinamica ed attuale.
Esistono tuttavia delle controindicazioni, quali osteomielite non trattata, presenza di necrosi con escara, organi o vasi sanguigni esposti, emostasi difficoltosa della ferita.
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