Al di là delle polemiche e delle parole ci vogliono i fatti.
È uno slogan che ha sempre citato il Sindaco di Uta, un piccolo comune a pochi km di distanza dal capoluogo sardo. Contestato da alcuni, amato da molti, Giacomo Porcu, utese doc, si è attivato in prima persona per i suoi concittadini.
Il post che ha pubblicato sul suo profilo Facebook venerdì 1 maggio 2020, sottolinea tutte le sue buone intenzioni.
Infatti il Sindaco ha dichiarato di aver inoltrato giovedì 30 aprile 2020 all’INPS e p.c. alla Presidenza del Consiglio dei Ministri una richiesta di verifica urgente del motivo per cui a Uta risultano in forte ritardo gli accrediti del sostegno statale. Una situazione molto grave che sta rischiando di mettere in croce molte famiglie già provate dalle restrizioni dell’emergenza epidemiologica.
Il post su facebook
“Ieri ho inoltrato all’INPS e p.c. alla Presidenza del Consiglio dei Ministri una richiesta di verifica urgente del motivo per cui a Uta risultano in forte ritardo gli accrediti del sostegno statale. Capisco sia una situazione del tutto inattesa e difficile da governare e son da apprezzare le pubbliche scuse odierne del Premier Conte sul mancato rispetto di quanto promesso e ancora non riconosciuto ma, mettiamola così…Un qualsiasi Sindaco agli occhi dei cittadini, dovrebbe rispondere ed è responsabile di ogni cosa succeda nel proprio Comune (quasi sempre pur non avendo né competenza in merito, né strumenti )…da Roma qualcosa in più si può pure pretendere… Con affetto e massimo rispetto, sia chiaro”
Sarà solo una coincidenza, ma oggi sono arrivate le prime risposte dall’Inps e molti cittadini hanno finalmente ricevuto conferma che le loro domande sono state accolte.
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