L’allerta meteo per le alte temperature non tende a diminuire. Tutti gli esperti consigliano di restare in casa al fresco con almeno un ventilatore acceso con particolare attenzione ai bambini piccoli e agli anziani. Sarebbe un consiglio giusto ma se la corrente non c’è come si può fare?
Sono questi i disagi che stanno vivendo diverse famiglie nel comune di Uta alle porte di Cagliari, dove da diverse ore, circa 15 per l’esattezza, manca la corrente elettrica. Diverse sono le denunce di genitori con bambini piccoli o anziani abbandonati a se stessi che stanno vivendo un incubo nei giorni più caldi di questa estate. Gli operari sono a lavoro da ieri sera sul tardi appena giunta la prima segnalazione ma senza grandi successi. Qualcuno denuncia che purtroppo le linee sono abbastanza vecchie e le alte temperature non hanno agevolato la situazione. Troppi condizionatori e ventilatori accesi? Sicuramente, ma ciò non toglie che la situazione è grave. Moltissime sono le accuse dirette al Comune e al sindaco Giacomo Porcu per un mancato intervento. Ma il Primo cittadino non può fare moltissimo e rassicura la popolazione attraverso un post scritto e condiviso nel suo profilo social:
“L’interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica, – scrive il Sindaco – anche oggi, è registrata sia nel nostro paese che in tantissimi paesi, soprattutto quelli limitrofi a noi (magari fosse solo un problema utese come pensa troppo superficialmente qualcuno).
Riflessioni da profano, e SOTTOLINEO da profano in materia:
1) Credo che questo possa rendere complicato, anche per giganti come Enel, realizzare interventi risolutivi e duraturi nel tempo nel breve periodo per far fronte ad esigenze eccezionali come quelle che viviamo in questi giorni di temperature estreme.
2) Credo però che un radicale e urgente intervento di azioni realmente orientate alla riduzione delle cause del surriscaldamento climatico e alla produzione di energia “green” non sia più rinviabile.
Ovviamente dovremmo ripensare anche a tante nostre consolidate abitudini…
3) Grazie ai lavoratori che anche in queste ore cercano di porre rimedio ad una situazione decisamente complessa.”
Riproduzione riservata © Ajò Noas
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