CAGLIARI – Gli Unfluencer sono un gruppo di sei giovani con oltre 2 milioni di followers, che propongono argomenti affrontati da diversi punti di vista. Hanno da poco lanciato il progetto “Unidiversità: PER UN’IN-FORMAZIONE LEGGERA”, che prevede l’utilizzo di più media come Instagram, Facebook, Tiktok e Twitch, nuova piattaforma considerata la tv del futuro, dove ogni domenica gli Unfluencer trasmettono live dal loro canale e all’interno del quale si svilupperanno format monotematici.
I sei ragazzi, che provengono da diverse regioni, il 27 aprile si sono incontrati per la prima volta a Milano, per un primo progetto in collaborazione col Museo Leonardo 3 di Milano.
· Andrea Nuzzo (@nootso) ideatore della pagina Sii come Bill, diventato un Cult Meme e un Magazine registrato al Tribunale di Roma
· Benedetta Colombo (@benedetta.artefacile) laureanda in beni culturali, gira il mondo dei musei come fossero luoghi mondani
· Veronica Repetti (@linguisticattiva) arrogante comunicatrice e irriverente accademica, laureata in Lettere e Scienze linguistiche
· Giacomo Panozzo (@giacomo.panozzo) studia la Storia con la S maiuscola all’università UNIMI, per poi divulgarla sui social in modo divertente
· Marco Andrea Teti (@iamkangeon) la sua materia è la Geologia, che studia all’Università di Cagliari
· Valentina Pano (@sonomelaidi) studentessa di filosofia presso l’Università Statale di Milano, parla di vita ed emozioni, ma anche di attualità e società
Unidiversità sarà un vero e proprio Tour live e anche in streaming nelle scuole e Università per creare un network a livello nazionale. Unidiversità è un modello educativo e prevede una novità mai vista prima nel mondo della comunicazione. Si parlerà di Campagne di Unfluencer Marketing per stimolare il pubblico ad un comportamento etico e socialmente utile. In una società dove la formazione presenta diverse lacune dovute alla mancanza di interesse da parte delle istituzioni verso le esigenze dei più giovani, all’interno di un modello di società liquida, definita così da Bauman, per rispondere alla flessibilità nell’affrontare i problemi quotidiani, Unidiversità rappresenta la soluzione a queste problematiche.
Un modello di divulgazione Pop che renderà i giovani protagonisti dell’insegnamento verso i più piccoli, come custodi di conoscenza e “sentinelle” nei confronti degli adulti che sempre più confusi cercano di comprendere il nuovo linguaggio dei loro figli. Un progetto transmediale che coinvolge un vasto pubblico di diverse generazioni. Si parla di Sociale con un linguaggio POP utile al quotidiano in senso olistico così da unire più punti come unicità del singolo essere, diversità della singola persona per arrivare alla comprensione delle cose semplici e importanti dell’universo come il rispetto, l’ascolto e la compassione.
L’originalità della formula è rendere leggero il peso della conoscenza e delle riflessioni che ne derivano. Ironia e semplicità sono gli ingredienti base per proporre materie come Linguistica, Storia, Filosofia, Scienze, Arte e Nuove tecnologie.
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