Il 2020 ha visto un radicale cambiamento di abitudini e di schemi sovvertiti anche e soprattutto sul lavoro. Quali tendenze si confermeranno nel 2021? LinkedIn, il social network specializzato nel mondo professionale, ha analizzato i trend emersi negli Stati Uniti e in altri mercati globali identificando i fenomeni destinati ad accompagnarci nel nuovo anno.
- Le assunzioni hanno ripreso a crescere dai minimi della scorsa primavera, e questa tendenza si dovrebbe confermare anche nel nuovo anno;
- Per le donne le prospettive sono più incerte: in primavera sono state loro a pagare il prezzo più alto alla pandemia. Ora potrebbero avere più difficoltà degli uomini a trovare o mantenere un lavoro;
- Continua la fuga dalle grandi città, con i lavoratori che scelgono di trasferirsi in centri più piccoli o addirittura località rurali dove i costi sono inferiori e lo stress quotidiano è minore;
- I lavori più richiesti confermano la necessità di sviluppare competenze online per un’ampia gamma di attività.
Per le nuove assunzioni aprile è stato il mese più nero: praticamente in tutte le economie più sviluppate il tasso calcolato da LinkedIn ha mostrato riduzioni dell’ordine del 40%, a causa dei lockdown e delle altre misure restrittive adottate nel tentativo di contenere i contagi. La maglia nera spetta alla Francia, dove il calo è stato dell’80%.
Da allora in poi i tassi di assunzione hanno ripreso a crescere, pur rimanendo sotto i livelli di un anno fa. Nel 2021, le prospettive delle assunzioni sono legate all’esito delle campagne vaccinali di massa, che però dureranno alcuni mesi per ovvie ragioni logistiche. C’è poi da tenere in conto lo scetticismo nei confronti del vaccino che negli Usa, ad esempio, riguarda il 32% della popolazione: senza un’adesione di massa alla vaccinazione sarà molto difficile che si sviluppi un’immunità di gregge. Questa e altre incertezze determineranno un andamento altalenante dei trend di assunzione nel 2021.
Un altro tema riguarda le differenze di genere: se la crisi del 2008-2009 ha avuto un impatto peggiore sui lavoratori maschi, i primi mesi del 2020 hanno visto le donne pagare il prezzo più alto. Negli Usa i settori più colpiti dalla pandemia, come la ristorazione e i servizi educativi, sono quelli in cui la presenza femminile è pari o superiore al 70% della forza lavoro. Inoltre, per i genitori lavoratori il lockdown ha significato portare contemporaneamente il triplo peso della gestione del lavoro da casa, della cura dei figli e delle incombenze quotidiane A sobbarcarsi questa fatica sono state in gran parte le lavoratrici madri, per molte delle quali è diventato difficile o impossibile proseguire una normale attività lavorativa. E se in diversi Paesi, come Francia e Usa, i livelli di assunzione per le donne sono tornati intorno al 50%, secondo LinkedIn i fenomeni che hanno causato questi livelli di disuguaglianza non sono ancora scomparsi, e potrebbero far sentire il loro peso anche nel 2021.
Il terzo trend riguarda la fuga dalle grandi città: negli Usa le nuove restrizioni ai movimenti imposte dalla seconda ondata hanno fatto sì che la vita in posti come New York perdesse gran parte del suo fascino, con gli eventi sportivi, la ristorazione e i concerti praticamente bloccati. Così i lavoratori si sono spostati verso città più piccole come Jacksonville, in Florida, o Salt Lake City, nello Utah. Resta da capire se questo fenomeno sia temporaneo o permanente, anche se un segnale sul calo dei canoni d’affitto a New York e San Francisco suggerisce che il fenomeno della de-urbanizzazione potrebbe affermarsi ulteriormente nel corso del 2021.
Infine, quali saranno i lavori più richiesti nel nuovo anno? Il 2020, secondo gli esperti di LinkedIn, ha visto un aumento della domanda di attività che consentano di guadagnare a sufficienza e di imparare online. Nella top ten troviamo: sviluppatori di software, venditori, project manager, amministratori IT e data analyst. Altri mestieri molto richiesti nell’anno che sta per chiudersi sono l’analista finanziario, il digital marketer, il supporto IT o helpdesk e il graphic designer.
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