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UFC, la sfida McGregor-Poirier infiammerà la T-Mobile Arena di Las Vegas

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L’incontro dell’atleta più pagato del mondo non può certo passare inosservato. All’alba italiana, verso le ore 06.00 di domenica 11 luglio, andrà in scena il match tra Conor McGregor e Dustin Poirier.

Si tratta del main event di UFC 264, la promotion più importante al mondo per quanto riguarda le arti marziali miste. Sull’ottagono della T-Mobile Arena di Las Vegas (Nevada, USA) assisteremo ad un incontro imperdibile: da una parte l’iconico fuoriclasse irlandese, che ha contribuito a diffondere questo sport in giro per tutto il mondo e dall’altra il talentuoso statunitense, esploso nelle ultime stagioni grazie a una serie di prestazioni superlative.

Siamo al terzo (e forse ultimo) atto di questa rivalità: sette anni fa si impose “The Notorious”, mentre sei mesi fa fu “The Diamond” a giganteggiare con un ko tecnico nel corso del secondo round. Il padrone di casa insegue la conferma da numero 1 del ranking UFC dei pesi leggeri. McGregor, attuale numero 5 al mondo, vuole invece rinascere dopo un periodo magro a livello agonistico e così da dimostrare di poter dettare ancora legge.

Si preannuncia una battaglia infuocata in cui è difficile fare un pronostico vista la caratura dei due contendenti  (sebbene Poirier sia dato in vantaggio dai bookmakers). Ad ogni modo, non ci sono titoli mondiali in palio.

Se McGregor e il suo staff sono stati bravi a investire al di fuori dello sport (abbigliamento, programmi di allenamento, whisky, pub), è anche vero che il mito di un campione ha bisogno di essere alimentato attraverso le prestazioni. Prima di quella sportiva, per McGregor c’è quella mediatica. Conor aveva promesso una donazione alla fondazione benefica dell’altro, ma Poirier sostiene che i soldi non sono mai arrivati. McGregor replica che l’altro non ha mai spiegato nel dettaglio come intendeva impiegarli.

Gli animi si surriscaldano, Conor diffonde un audio in cui gli dà dello zotico, poi mostra uno screenshot in cui la moglie di Poirier vorrebbe mandargli un messaggio via Instagram. Prima i colpi bassi, poi le parole: “Ho pietà di Poirier. Sono tornato in questo business e volevo farlo con rispetto, ma non sono stato ricambiato. Non che non lo sapessi, ma adesso è chiaro e lo punirò”. Al face to face McGregor ha tentato un calcio, mentre Poirier non si è mosso di un centimetro.

In caso di vittoria, McGregor potrebbe proporsi come sfidante al titolo dei pesi leggeri perchè sarebbe difficile che qualcuno obietti, Oliveira per primo. Se dovesse perdere… sarebbe la terza sconfitta su quattro in tre anni, e cioè le retrovie. Ma il personaggio McGregor le retrovie non se le può permettere.

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