ROMA – “Noi abbiamo proposto che l’Italia chieda una conferenza internazionale di pace. C’è un aggressore e un aggredito, ma tutte le guerre finiscono a un tavolo negoziale. L’Ucraina è parte lesa e la comunità internazionale si farà garante dell’accordo”. Così Matteo Salvini nel libro di Bruno Vespa “La grande tempesta. Mussolini. La guerra civile. Putin. Il ricatto nucleare. La Nazione di Giorgia Meloni”. Vespa aveva chiesto a Salvini di commentare la frase del capogruppo della Lega al Senato, Romeo: “Si fa fatica a sentir dire che ‘decideranno gli ucraini’. La comunità internazionale deve decidere per loro”.
“Avete ancora riserve sull’invio di armi?”, chiede Vespa. “No. Abbiamo votato ogni decreto in favore dell’Ucraina, sia quelli economici che quelli sulle armi. Adesso siamo preoccupati per l’inasprirsi dei toni: mi allarmo se leggo di esercitazioni nucleari sia da parte russa che da parte occidentale. E poi dobbiamo evitare che le sanzioni ricadano sulle spalle degli imprenditori e dei lavoratori italiani”. Come? “Con un intervento finanziario europeo come è avvenuto ai tempi del Covid. Le sanzioni e la crisi energetica hanno colpito soprattutto italiani e tedeschi. Dobbiamo evitare una guerra fratricida”.
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