CITTÀ DEL VATICANO – Il primo pensiero è per l’Ucraina ma Papa Francesco dice che in tutto il mondo, nel quale si vive “la terza guerra mondiale”, c’è una “carestia di pace”. E per questo invita la comunità internazionale ad adoperarsi per la fine dei conflitti. Nel tradizionale messaggio natalizio, nel corso del quale Papa Francesco ha impartito la benedizione ‘Urbi et Orbi’, alla città e al mondo, c’è anche un passaggio sull’Iran per il quale si chiede la “riconciliazione” e la fine di “ogni spargimento di sangue”.
Non manca lo sguardo al Medio Oriente, dalla Siria al Libano. Ma Papa Francesco prega in particolare per la Terra Santa, affinché riprenda “il dialogo” e “la reciproca fiducia” tra israeliani e palestinesi. E’ il giorno, questo di Natale, in cui il Papa ripercorre le ‘ferite’ del pianeta e in cui indica le sue priorità geopolitiche, dalla cessazione dei conflitti al sostegno dei Paesi più poveri. Perché le guerre sono legate a doppio filo con la povertà. Ne è una prova la crisi del grano, innescata dal conflitto in Ucraina, che trova spazio nel messaggio natalizio del Papa.
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