Politica nazionale e estera

Trump al Re Mohammed VI: “gli USA riconoscono Sahara Marocchino”

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Il Marocco ha confermato l’annuncio diffuso dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, tramite Twitter che il suo Paese intende riconoscere la legittimità del Marocco sulla regione del Sahara. Secondo quanto si legge in un comunicato diramato dal palazzo Reale di Rabat, “il Re Mohammed VI ha avuto oggi un colloquio telefonico con Donald Trump, Presidente di Stati Uniti d’America.
L’incontro è stato l’occasione per i due capi di Stato di concertarsi su questioni regionali e internazionali di interesse comune.
Durante questo colloquio, il presidente Trump ha informato il Re della promulgazione di un decreto presidenziale, con ciò che questo atto comporta come forza giuridica e politica e con effetto immediato, sulla decisione degli Stati Uniti d’America di riconoscere, per la prima volta nella sua Storia, la piena sovranità del Regno del Marocco sull’intera regione del Sahara Marocchino”.
Questa decisione è il risultato di intense consultazioni in materia tra i due capi di Stato da diversi anni.
In questo quadro, e come primo atto concreto sarà aperto un consolato statunitense a Dakhla detta “Perla del sud”, con una vocazione essenzialmente economica, al fine di incoraggiare gli investimenti americani e il contributo allo sviluppo economico e sociale, a beneficio soprattutto degli abitanti delle province meridionali del Marocco.
Nell’occasione, il Sovrano ha espresso, a nome suo e di tutto il popolo marocchino, al presidente americano la sua profonda gratitudine agli Stati Uniti per questa presa di posizione, esprimendo i suoi sinceri ringraziamenti al Presidente americano e al suo team per il sostegno franco e inequivocabile alla Marocanità del Sahara; sostegno che rafforza il forte partenariato strategico tra i due Paesi e il rialzo al livello di vera alleanza che abbraccia tutti i settori.
Questa posizione costruttiva degli USA rafforza la dinamica della consacrazione della marocchinita del Sahara, confermata dalle posizioni di sostegno di un insieme di paesi amici, nonché dalle decisioni di molti paesi di aprire consolati nelle Province del Sud.
La posizione americana avviene proprio dopo l’intervento decisivo ed efficace il 13 novembre delle Forze Armate Reali nella zona di Guerguerat, al fine di mantenere la sicurezza e la stabilità in questa parte del territorio marocchino e di garantire la libera circolazione delle persone e delle merci con i paesi africani.
Durante lo stesso colloquio i due capi di Stato hanno discusso la situazione attuale nel Medio Oriente.
A tale riguardo, il Re ha citato le posizioni costanti ed equilibrate del Regno del Marocco in merito alla questione palestinese, sottolineando che il Marocco sostiene una soluzione basata su due Stati che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza e che i negoziati tra le parti palestinese e israeliana restano l’unico modo per arrivare a una soluzione definitiva, duratura e globale di questo conflitto.
Il comunicato aggiunge che “in qualità di presidente del Comitato Al-Qods, dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica, Sua Maestà il Re ha sottolineato la necessità di preservare la specificità di questa città. Il sovrano ha inoltre insistito sul rispetto della libertà di praticare i riti religiosi per i adepti delle tre religioni monoteiste, nonché sul rispetto dell’aspetto musulmano di Al-Qods Acharif e della moschea Al-Aqsa, conformemente all’appello di Al-Qods/Gerusalemme firmato da Sua Maestà il Re, Comandante dei Credenti, e Sua Santità il Papa Francesco, in occasione della visita di Sua Santità a Rabat il 30 marzo 2019”.
Tenuto conto del ruolo storico che il Marocco ha sempre svolto nel ravvicinamento dei popoli della regione e nella promozione della pace e della stabilità in Medio Oriente, e tenuto conto dei legami speciali che uniscono la comunità ebraica di origine marocchina, anche in Israele, alla persona di Sua Maestà il Re, il sovrano ha informato il Presidente americano che il Marocco intende di:
– concedere le autorizzazioni ai voli diretti per il trasporto dei membri della comunità ebraica marocchina e dei turisti israeliani da e verso il Marocco;
– Riprendere quanto prima i contatti ufficiali con i collegamenti e le relazioni diplomatiche.
– promuovere relazioni innovative nei settori economico e tecnologico, che a tal fine dovrebbero contribuire alla riapertura degli uffici di collegamento in entrambi i paesi, come è avvenuto in precedenza e per diversi anni fino al 2002.
Il Re Mohammed VI ha sottolineato che tali misure non pregiudicano in alcun modo l’impegno costante e sostenuto del Marocco a favore della giusta causa palestinese e la sua determinazione a continuare a contribuire in modo efficace e costruttivo a una pace giusta e duratura in Medio Oriente.

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