Francesco Totti seguirà la finale di Champions League da Tel Aviv, in Israele. Diversi tifosi giallorossi stigmatizzano però il suo viaggio.
L’ex capitano giallorosso, nell’ambito di un’iniziativa promossa dal principale sponsor della manifestazione sportiva, Heineken, seguirà lo scontro finale della Champions League – tra Chelsea e Manchester City – insieme a 4 persone comuni estratte da un concorso.
A scaldarsi particolarmente è lo chef (e conduttore televisivo) Rubio. Da sempre in contrapposizione con Israele, lo chef arriva a definire Totti un “servo dei sionisti”.
“Se Israele si avvale dell’appoggio di Totti o non sa che sta servendo uno stato illegale, teocratico, etnocratico, d’occupazione e apartheid fondato sul genocidio dei palestinesi o lo sa e je fa piacere la cosa. In tutti e due i casi servo dei sionisti. Comunque la Roma è più vecchia dello stato illegale, teocratico, d’occupazione e apartheid israeliano fondato dai sionisti, gruppo di sadici fascisti, razzisti e colonialisti. Una carriera da Capitano per poi finire camerata”.
Parole forti, pesanti, soprattutto se associate ad uno striscione anti-semita apparso tra Corso Francia e Via Flaminia, a Roma (lo chef non avrebbe collegamenti). A svettare sono le seguenti parole: “Yesterday Tottenham, today Roma, tomorrow Maccabi”. Il chiaro riferimento è alla presunta connessione tra le squadre riconducibili a proprietà ebraiche e le scelte di Mourinho.
Il Tottenham è una squadra fondata da ebrei che gioca in Premier League e nasce, a fine ‘800, nel nord est di Londra. L’attuale presidente è David Levy, ebreo.
Il secondo presidente della Roma fu Renato Sacerdoti. Il 22 Luglio del 1927 fondó, con Italo Foschi, la società sportiva AS Roma. Sacerdoti era di fede ebraica.
Maccabi, nella cultura Israeliana, è una parola che rappresenta il coraggio, il valore (sportivo). Anche se non specificato (nello striscione), le società calcistiche più note sono il Maccabi Tel Aviv e il Maccabi Haifa.
Comment here