Alla vigilia del derby con la Juventus, l’allenatore del Torino, Davide Nicola ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Dazn.
“C’è una grande curiosità, una grande voglia di far bene e c’è soprattutto la consapevolezza che il Torino, facendo un certo tipo di percorso, può essere competitivo contro chiunque. Per me la Juventus è una grande squadra che ha dimostrato negli anni di esserlo; sono campioni d’Italia, poi se oggi sono primi o terzi non importa”.
Nicola è un grande tifoso dei granata: “Se penso al derby qual è il primo che mi viene in mente? Penso al derby ribaltato dal Torino dallo 0-2 al 3-2 in tre minuti, fu qualcosa di incredibile. Recentemente anche noi abbiamo vinto una partita ribaltando così il risultato ed è gratificante. Il nostro sarà però un altro derby, tutto da scrivere e interpretare nel migliore dei modi“.
Sulla sua esperienza al Torino: “Per me il Toro rappresenta la giusta sintesi professionale ed emotiva, sono consapevole di essere in una squadra di prestigio, un grande club e la parte emotiva è la soddisfazione e gratificazione di rappresentare la nostra gente“.
I ricordi da giovane: “Il ricordo più piacevole è legato al Filadelfia. È un centro sportivo che ha una storicità, una storia e anche una magia particolare. Non solo perché qui giocava una squadra incredibile, ma anche perchè qui fu la prima volta che venni a parlare con l’avvocato Cozzolino per poter entrare nel settore giovanile. Allora io dovevo fare gli Allievi e dall’altra parte, nel campo 2, c’era la Primavera che si allenava e c’era un giovane Gigi Lentini che catturava già le attenzioni. Ora che in qualche modo rappresento questa società chiaramente questi ricordi fanno tenerezza e naturalmente li custodisco con la giusta gelosia perchè sono riuscito ad arrivare dove pensavo di arrivare”.
Belotti: “Uno dei miei scopi è quello di rendere tutti i giocatori consapevoli che ognuno di loro ha una unicità. Ha una qualità che un altro compagno non ha. Ognuno di noi è unico e nel caso di Andrea, lui è un giocatore che sicuramente ha la capacità di farsi apprezzare, oltre per le sue qualità tecnico-tattiche, anche per il suo spirito indomito di voler lottare su ogni pallone. Trasmette la capacita, a chi lo guarda, di potersi immedesimare. Andrea è anche bravo a fare assist, non un giocatore che è solo bravo nell’essere un finalizzatore“.
Zaza: “Zaza è una persona che ha una sensibilità importante. Io non lo conoscevo personalmente, conoscevo il giocatore ma non conoscevo l’uomo. A me ha dato segnali di grandi valori“.
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