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Territorio agricolo fra Musei e Domusnovas (SU), GrIG: “Vogliono tagliare gli alberi per far passare le pale eoliche”

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L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inoltrato (26 maggio 2024) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti per evitare che siano tagliati diversi alberi e vegetazione mediterranea per effettuare i trasporti eccezionali dei componenti per la realizzazione della centrale eolica “Musei” da parte della società energetica piemontese Esna s.r.l., nel territorio agricolo fra Musei e Domusnovas (SU).

 

Il taglio degli alberi dovrebbe riguardare gli svincoli della S. S. n. 130 verso la Pineta Musei e verso Vallermosa, nonché lo svincolo fra le strade provinciali n. 88 e n. 89. Lungo la strada provinciale n. 89 dovrebbe esser condotta anche una drastica potatura delle Querce presenti.

 

La centrale eolica “Musei” (7 “torri eoliche” alte più di 100 metri per una potenza complessiva di 23,1 MW, cavidotti, stazione di trasformazione, viabilità di servizio), autorizzata al termine del procedimento di valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.) di competenza regionale (deliberazione Giunta regionale n. 23/19 del 12 maggio 2015).

 

I lavori per la realizzazione della centrale sono già in corso, ma tecnicamente non dovrebbe esser difficile esperire metodologie alternative per trasportare il materiale per la costruzione senza tagliare alberi e vegetazione.

 

La Provincia del Sud Sardegna ha già emanato l’autorizzazione temporanea annuale (n. 7 del 14 maggio 2024) per la modifica delle strade provinciali n. 88 e n. 89.

 

Il GrIG ha coinvolto la Regione autonoma della Sardegna, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, i Comuni di Siliqua e di Musei, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale.

 

E’ semplicemente assurdo che debbano essere sacrificati ulteriori alberi e vegetazione mediterranea oltre al territorio oggetto dell’installazione della centrale eolica soltanto perché non si verificano modalità alternative.

 

La speculazione energetica sta già facendo parecchi danni all’ambiente e ai contesti economico-sociali in Sardegna e nel resto d’Italia.

 

Ricordiamo che la petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui. Siamo ormai più di 7.500 ad aver aderito, forza e coraggio!

 

 

Fonte: Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

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