ROMA – Sono almeno 16.000 i morti in Turchia e nel Nord della Siria a seguito del potente sisma che ha colpito i due paesi. Secondo le autorità locali, il numero di vittime sarebbe ora di almeno 15.383.Il bilancio in Turchia è aumentato di oltre 3.000 decessi nel giro di poche ore ed è ora a 12.391 morti, secondo l’Agenzia turca per la gestione dei disastri e delle emergenze. Il numero totale di morti in Siria è invece di almeno 2.992, di cui 1.730 nelle aree controllate dai ribelli nel Nordovest, secondo il gruppo di protezione civile “White Helmets”. Altre 1.262 persone hanno perso la vita infine nelle parti controllate dal governo, secondo ai media statali siriani.
I paesi occidentali non forniscono gli aiuti necessari al governo siriano, che sta affrontando le conseguenze del devastante terremoto di lunedì, e si preoccupano solo della Turchia o delle aree in Siria controllate da gruppi terroristici o di opposizione, ha affermato Bouthaina Shaaban, consigliere speciale della presidenza siriana. “Sfortunatamente, all’Occidente interessano solo le aree in cui si trovano i terroristi – dove si trovano i Caschi Bianchi – ma non si preoccupano delle aree in cui vive la maggior parte dei siriani… La maggior parte del denaro, tutto l’equipaggiamento è stato inviato alla Turchia dall’Europa e dagli Stati Uniti. Niente alla Siria dall’Europa, assolutamente”, ha detto Shaaban a Sky News.
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