Marco Tardelli dice la sua sulla crisi della Juventus, che ha raccolto solo due punti in classifica nella prime quattro giornate di campionato. L’ex centrocampista bianconero ha dichiarato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport: “Anche sei anni fa partì malissimo e poi vinse lo scudetto. Stavolta non sarà così facile vista la concorrenza, ma la Juve piano piano troverà la via: almeno per arrivare fra le prime quattro. Tutto può capitare, ma non deve: la Juve è la Juve e se non vince lo scudetto arriva seconda, terza. O proprio male che vada, si qualifica per la Champions”.
“Allegri? Anche lui ha commesso i suoi errori, ma si è trovato in mano una squadra che non ha costruito lui e anzi ha dovuto rinunciare a qualcosa di importante. Per una situazione del genere le colpe sono di tutti, anche della società e dei giocatori: il gol dell’1-1 del Milan non può essere colpa di Allegri, anche se magari, visto il momento, poteva mettere dentro De Ligt per cercare una squadra più solida. Questo è un mistero, non so perché non gioca. Ha qualità da Juve ed è molto tosto: servono giocatori così. Sul gol di Rebic c’erano cinque giocatori che potevano contrastarlo. Sembra che dietro non ci sia organizzazione, eppure la forza della Juve era quella, fare gol e difenderlo bene”.
“Cristiano Ronaldo? Quando le cose non vanno, avere un fuoriclasse che nasconde certi problemi – e c’erano anche con lui – e da solo ti risolve certe gare è un’abitudine alla quale è difficile rinunciare”.
“Kean non è un fuoriclasse: magari lo diventerà. Ma non credo che la Juve pensasse di poter sostituire Ronaldo con lui”.
“Un progetto così va bene se hai una squadra solida: oggi la Juve non lo è. E comunque per ora i giovani, da Kean a Kulusevski, non hanno dimostrato di meritare di andare in campo. Certo: mollare Allegri e poi riprenderlo è stato ammettere un errore”.
“Chiesa? Tutti devono dare di più, in questo momento: altrimenti non avrebbero due punti. Di sicuro a Chiesa serve acquistare un po’ di personalità e segnare di più, ma è uno di quelli che può fare male. Questo 4-4-2 non è così sbagliato: magari un po’ più coraggioso, con Chiesa dall’inizio”.
“Locatelli si deve valorizzare da solo: c’è questo centrocampo, è stato comprato per guidare questo. E non per forza da mezzala pura, perché non è problema di ruolo ma di incarichi: mezzala o davanti alla difesa, il suo compito è gestire il reparto”.
“Arthur, per il poco che si è visto, mi è sembrato all’altezza della situazione. Ma non è un fuoriclasse: la Juventus non ne ha o ne ha pochi, magari può diventarlo Dybala che però non lo è ancora. Senza quelli è difficile che una grande squadra vinca, c’è riuscito solo Mancini con la Nazionale: ha compensato con il collettivo, cosa che la Juve non lo fa”.
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