Le strade del Sulcis sono in condizioni critiche e le lamentele degli abitanti sono quotidiane. Se nella SS 126 sono previste dall’Anas dei rifacimenti del manto stradale, per gli interventi nella altre strade del territorio al momento non si hanno notizie. A farsi la domanda è il comitato Porto Solky che in un comunicato scrive “per tutti gli altri interventi sulla viabilità territoriale proposti nel giugno 2020 che intenzioni ha l’Assessorato all’Industria che attualmente ha in consegna il Piano Sulcis e fondi residui?”
“Paradossalmente, specificano Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau portavoce del Comitato Porto Solky – Sant’Antioco, le strade riasfaltate, incitando ad andare più veloci, potranno diventare più pericolose a causa degli innumerevoli incroci a raso e della ridotta sezione stradale.”
Nel Sulcis la viabilità è sicuramente precaria e pericolosa e i portavoce sottolineano che bob si può “più attendere i veri interventi strategici realmente funzionali allo sviluppo del territorio già previsti dalle linee di indirizzo del Piano Sulcis ovvero la messa in sicurezza della viabilità primaria del territorio dell’asse viario che va dal bivio Sirai verso le direttrici di Nuxis per il basso Sulcis e Calasetta per le isole.”
Il Comitato porto Solky da sempre molto attivo nel territorio con proposte concrete e suggerimenti, anche “dopo la bocciatura del progetto del Nuovo Ponte di Sant’Antioco, al fine di rimodulare velocemente i 57,5 milioni all’ora disponibili, aveva tempestivamente inviato alla Regione Sardegna le proposte sulla viabilità e sulla portualità che accoglievano la volontà formalmente espressa dai 16 Sindaci facenti parte del Piano Sulcis, i quali avevano partecipato alla Conferenza dei Servizi che aveva bocciato l’opera. Precisiamo che gli interventi sulla viabilità sono quelli già validati dal Piano Provinciale dei Trasporti e della Mobilità della ex Provincia di Carbonia Iglesias (PTMP).”
I promotori del comunicato chiudono chiudono la loro richiesta con due domande
“A distanza di quasi due anni cosa si è fatto in merito alle proposte fortemente volute dal territorio? Che risposte dà l’Assessorato all’Industria che attualmente detiene le sorti del Piano Sulcis?”
Considerata l’esperienza del passato e i passaggi burocratici chissà quando le risposte arriveranno e soprattutto in che termini.
Fonte: comunicato stampa
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