Marvin Vettori da Mezzocorona sfiderà (diretta su Dazn dalle 4 di stanotte) il campione Israel Adesanya per la cintura dei pesi medi Ufc.
Adesanya e Vettori si affrontarono per la prima volta nella stessa arena in cui faranno il bis stanotte. E dopo tre round il verdetto non fu unanime: due giudici per Israel, uno per Marvin.
Vettori quel boccone non l’ha mai digerito, anche perché la carriera dell’altro è lievitata alle stelle. Si è fatto un anno di stop (squalifica per doping) ed è ripartito dal basso, tra difficoltà e incidenti di percorso. Ma ha centrato 5 vittorie di fila, guadagnandosi la rivincita. Con la consapevolezza di essere l’unico ad aver messo in seria difficoltà l’uomo che “sta facendo quello che ha fatto McGregor”, come dice Dana White, Presidente di Ufc.
Adesanya è nato a Lagos, in Nigeria, ma è cresciuto in Nuova Zelanda. Il suo stile è imprevedibile: ha praticato – a livello agonistico – boxe, kickboxing e breakdance, Fonde le tre discipline, creando qualcosa di inimitabile. Balla entrando sull’ottagono e balla mentre combatte. La velocità dei piedi è pazzesca, come la reattività. Fantastico quando scansa i colpi. Rischia ma sa incassare, micidiale nel colpire di rimessa. E poi, fatto da non trascurare, nei medi è imbattuto.
Vettori, quando non combatte, è fior di scacchista. “The italian dream” durante la conferenza stampa afferma: “Negli ultimi tre anni lui è diventato più tagliente, vero, ma al suo bagaglio non ha aggiunto nulla”. Vettori ha aggiunto tanto: è migliore sotto ogni punto di vista. Vive da anni in California e si allena in un tempio come la Kings Mma. Pratica Jiu-Jitsu brasiliano coi migliori al mondo, il suo head coach è una leggenda come Rafael Cordeiro, colui che ha riportato Tyson sul ring in età da pensione. Un mostro di abnegazione che non molla mai.
Da sfidante, Marvin è chiamato a fare qualcosa in più del solito. Dovrà provare a portare Adesanya a terra, dove non si balla e dove muscoli e tecnica sono superiori all’avversario. Evitare i calci alle gambe e provare ad accorciare le distanze. L’Italia, in questo sport, non è mai andata così in alto. E allora che sia una notte speciale, Marvin!
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