Frode nelle pubbliche forniture: questo il reato, contestato dalla procura della repubblica di Cagliari, che ha portato agli arresti domiciliari Renato De Martin, 60 anni, amministratore unico della Demar Hospital, società con sede operativa a Reggio Calabria e base legale a Roma, all’esito di un’indagine condotta dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Cagliari.
Nei confronti dell’imprenditore e della società da questi amministrata è stato anche ordinato il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di somme per 10.862.620,00 euro. L’operazione ha portato al sequestro di circa due milioni di mascherine e dei conti correnti dove l’uomo aveva depositato i soldi incassati dalla Regione. Una parte dei dispositivi non era conforme alla normativa, altri non avevano la giusta documentazione. La fornitura non era provvista di tutte le certificazioni tecniche di accompagnamento e, in alcuni casi, le certificazioni realizzate in Cina non avevano alcuna validità legale. Non solo. Dalle indagini è emerso che alcune attestazioni sulla regolarità presenti sulle mascherine fornite erano false: l’Inail, infatti, ne aveva negato l’immissione in commercio perché ritenute non conformi. L’imprenditore inoltre avrebbe dichiarato falsamente di aver interessato l’Istituto superiore di Sanità e di aver ottenuto una valutazione positiva sulla procedura per la distribuzione e commercializzazione dei dispositivi proposti alla Protezione civile della Sardegna. Nonostante i solleciti da parte della Regione, l’amministratore della società non ha mai fornito le certificazioni.
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