ROMA – È aperta al pubblico fino al 6 dicembre la mostra “Aurum Pannoniae” di porcellane antiche ungheresi di Herend, nella sala del Cenacolo del complesso di Vicolo Valdina. L’iniziativa si colloca nell’ambito del semestre di Presidenza ungherese del Consiglio dell’UE. L’esposizione è stata inaugurata ieri ed è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 11 fino alle 19.30.
Per il Vicepresidente della Camera Giorgio Mulè “Herend è sinonimo di bello e ben fatto, di rispetto della materia prima, di qualità internazionale. Al suo interno c’è anche la sapienza e l’ antica capacità di Capodimonte acquisita dai maestri artigiani. Le porcellane di Herend rappresentano identità e capacità di attrarre il meglio di altre culture, di farsi contaminare”.
Il presidente della Commissione Affari Costituzionali, Nazario Pagano, promotore dell’iniziativa, ha sottolineato che “far conoscere i patrimoni culturali degli Stati membri è un fattore potente e cruciale per il dialogo e la comprensione reciproca dei popoli europei. Siamo uniti nella diversità”.
“La porcellana ha creato nei secoli una tradizione transcontinentale. Quella che inauguriamo oggi è un’importante iniziativa di diplomazia culturale”, ha detto il presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone.
“Questi capolavori unici parlano di cultura, hanno un forte collegamento con la fede e rappresentano un legame fortissimo con i nostri popoli europei”, ha affermato l’Ambasciatore d’Ungheria in Italia, Ádám Zoltán Kovács. “Un esempio di come l’arte coniughi tradizione e innovazione”, ha evidenziato Carlo Lo Cascio, in rappresentanza della Farnesina. “Sono oltre 870 le tonalità di colori diversi utilizzati nella nostra manifattura. Siamo presenti in circa 60 Paesi al mondo”, ha spiegato Attila Simon, Ceo di Herend.
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