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Selargius: un campus di paraciclismo grazie all’intesa Cip Sardegna, Federciclismo e Inail

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Con margini d’azione meno rigidi rispetto ai periodi più cupi che hanno contrassegnato la drammatica escalation pandemica, il comitato isolano paralimpico guidato da Cristina Sanna continua ad impegnarsi a fondo nell’assecondare il programma di massima che ne caratterizza i suoi fondamenti.

Individuare e coinvolgere persone con disabilità nell’assortito mondo sportivo diventa agevole quando si creano canali ricettivi di ottimo spessore.

L’intesa consolidata CIP-INAIL (Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) diventa fruttuosa perché quest’ultimo ha a cuore il benessere dei suoi assistiti e il primo detiene gli strumenti per instradarli nel migliore dei modi sulle vie dell’agonismo e motivarli verso cambiamenti esistenziali radicali.

E con le strategie affinate da due enti si facilita la cooptazione dei disabili civili che possono comunque trarre vantaggio dalle iniziative proposte.

Come quella dedicata al Paraciclismo che contrassegnerà il prossimo fine settimana (da venerdì 24 settembre a domenica 26 settembre 2021) nella struttura della società paralimpica Sa.Spo. Cagliari, dotata di tutti i comfort e ovviamente priva di barriere. Il Centro Sportivo di via Don Bosco a Selargius accoglierà gli aspiranti cultori della handbike (di cui 10 affiliati INAIL, 5 civili e poi un numero imprecisato di uditori che esprimano il desiderio di farne parte).

Organizzato dal CIP Sardegna con l’apporto essenziale della FCI (Federazione Ciclistica Italiana) lo stage sarà nobilitato dalla presenza del cittì della Nazionale Italiana di Paraciclismo Mario Valentini reduce dall’ottima performance ottenuta dalla sua selezione a Tokyo (un oro, 5 argenti e un bronzo). Occasione unica che devono sfruttare sia gli atleti, sia i tecnici federali e i docenti di educazione fisica che sabato pomeriggio usufruiranno di un seminario in cui saranno divulgati i rudimenti essenziali per l’avviamento alla pratica del paraciclismo in tutte le sue estrinsecazioni. Oltre al selezionatore azzurro sarà presente il suo collaboratore Fabrizio Di Somma, anche lui testimone diretto della feconda spedizione in Giappone.

Sono ore di fibrillazione quelle che stanno precedendo l’importante appuntamento sportivo che darà senza dubbio nuova linfa all’intero movimento paralimpico. Lo pensa sicuramente Antonio Murgia, responsabile avviamento rapporti CIP Sardegna – INAIL: “La presenza di Mario Valentini in Sardegna è una occasione di confronto che non deve sfuggire agli appassionati – afferma – perché il suo immenso bagaglio d’esperienza potrebbe essere determinante per la costituzione di un team duraturo di paraciclismo. Con l’aiuto della Federciclismo sarda sarà istituita, a breve, una commissione idonea a classificare i disabili tesserati in modo che poi possano finalmente intraprendere l’attività sia sul suolo sardo, sia su quello nazionale. Lancio un appello a tutti coloro che amano il ciclismo: venite a Selargius perché vi troverete a vostro agio e trascorrere delle giornate che potrebbero segnare il vostro futuro”.

Felice dell’iniziativa si mostra anche il presidente regionale della Federciclismo Stefano Dessì: “La nostra sinergia col CIP punta a fare attività di promozione e il mio grande desiderio è quello di vedere operativo un gruppo di ciclisti che nel medio termine si faccia strada nei percorsi federali. Se così accadesse si generebbe un effetto traino che sarebbe funzionale nell’incentivazione del movimento. Dobbiamo puntare anche sull’attività già avviata dei nostri tesserati come Guglielmo Capolino nella handbike o la pluricampionessa italiana Ilaria Meloni nel tandem. Poter organizzare anche in Sardegna gare a loro riservate sarebbe un bellissimo risultato”.

È di pochi giorni fa la bella esperienza di Divertandem al velodromo di Sarroch che ha richiamato tanti disabili intellettivi felici di aver familiarizzato con cicli di ogni tipo: “Immagino un connubio fecondo tra la disabilità fisica e quella mentale – conclude Dessì – dove gli uni possono trascinare gli altri con la cerchia che, di conseguenza, si allarga enormemente. Poi sarà compito nostro fare in modo che tutto prosegua per il meglio nella pratica costante del ciclismo paralimpico in tutte le sue sfaccettature”.

Fonte: comunicato stampa

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