Dopo la videoconferenza di ieri mattina con il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, insieme a tutti i responsabili dell’istruzione delle altre Regioni, l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu ha espresso tutti i suoi dubbi per la ripresa di un anno scolastico in sicurezza. Preoccupazioni che si contrappongono alla certezza della Ministra che sulla sua pagina Facebook, ha postato, proprie in queste ore, un messaggio che non pone dubbi sulla ripartenza della scuola a settembre.
Dubbi di Biancareddu
“Purtroppo debbo dire – ha affermato Biancareddu – che non c’è certezza di nulla. Dai trasporti al distanziamento sociale, dai docenti al numero delle classi, agli orari. La Ministra non ha detto e dato nessuna informazione utile a dissipare la mia personale perplessità, che è poi quella comune di molti colleghi delle altre Regioni Italiane, su come si potrà aprire in tempo utile la scuola. Non ha neanche affrontato il problema della gestione degli studenti. Ci sarà o meno una riduzione del tempo scolastico effettivo e gli ingressi saranno scaglionati?”
Domande alla quale l’Assessore Biancareddu sperava di ricevere risposte certe da parte del rappresentante del Governo ma che ancora, ad oggi, attendono certezze. L’apertura delle scuole a Settembre è ormai dietro l’angolo.
“Dovrebbero, ci ha detto la Ministra Azzolina, essere effettuati 50 mila assunzioni in tutta Italia tra personale tecnico-amministrativo e personale docente. Prima dovevano essere 70 mila. A copertura ci dovrebbe essere 1 miliardo. Naturalmente tutti questi soldi non ha detto quando li deve spendere né come saranno selezionati gli insegnanti e ovviamente quando saranno fatti i concorsi. Sul Trasporto poi è un mistero. Non è stato chiarito se anche nel trasporto degli alunni ci sarà il distanziamento. Se esiste a scuola non si capisce come non ci debba essere nel trasporto. Il rischio di contagio è più elevato sui mezzi. Non ha chiarito il criterio di ripartizione di questi 50 mila docenti. Su quale base verranno ripartiti sul territorio nazionale e cosa per me più grave, non ha parlato del numero delle classi in più che ci saranno.”
“Ho espresso dubbi sulle tempistiche – ha proseguito Biancareddu– ed essendo stato Sindaco, non credo che dal 5 agosto a metà settembre si possano investire soldi. Nessuna notizia poi sui nuovi banchi. Ad oggi non sappiamo se la gara è stata aggiudicata e quanti abbiano partecipato alla gara. La costruzione dei banchi richiede del tempo che purtroppo sta per finire. Ho paura che arriveremo a quello che è il peggior modello didattico. Quello a distanza, che come ho sempre detto, viola il principio di uguaglianza. Se a questo aggiungiamo che in diversi Paesi non esiste linea, il diritto allo studio lo stai limitando ad un certo numero di studenti, negandolo ad altre, in violazione della Costituzione. Spero che tutti questi interventi prima o poi vengano fatti e portati a termine, non a settembre. Nella replica il Ministro, non ha fissato date. Ha solo una condivisibile speranza che tutto si realizzi magicamente prima dell’inizio dell’anno scolastico. Io ho detto che lo speravo ma non ci credevo. Arredi, spazi e didattica a distanza. Sono tre problemi che non verranno risolti né nel mese di agosto e probabilmente neppure nel mese di Settembre.”
Dichiarazioni della Mnistra Azzolina
Queste le dichiarazioni della Azzolina sulla sua pagina ufficiale di Facebook
“Al Ministero abbiamo appena dato il via libera al Protocollo di sicurezza per la ripresa di settembre. Un accordo importante che contiene le misure da adottare per garantire la tutela della salute di studentesse, studenti e personale, ma anche impegni che guardano al futuro e al miglioramento della scuola come il contrasto delle classi cosiddette ‘pollaio’, una battaglia che porto avanti da tempo e che rappresenta per me una priorità.
Ringrazio le Organizzazioni sindacali e quanti nel Ministero si sono impegnati per questo risultato molto atteso dalle scuole. Si tratta di regole chiare che danno certezze a dirigenti scolastici, personale, famiglie, alle ragazze e ai ragazzi che si apprestano a tornare nelle aule.
Ritengo particolarmente importante l’help desk che sarà attivato a supporto delle scuole: è la dimostrazione che non vogliamo lasciarle sole. Che saremo al loro fianco in ogni momento supportandole in caso di difficoltà, così come abbiamo già fatto durante gli Esami di Stato.
Come Governo avevamo promesso di trovare le risorse per la ripresa e lo abbiamo fatto: abbiamo 2,9 miliardi e stiamo mettendo anche fondi per consentire agli Enti locali di affittare spazi per le lezioni. Non era un risultato facile, ma lo abbiamo ottenuto.”
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