Musica Italiana

Sconocchia (AssoConcerti) commenta il Rapporto Siae 2023: “Numeri più che raddoppiati rispetto al 2019, nostro lavoro produce ricchezza”

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MILANO – “Accogliamo con grande piacere i dati che emergono dal rapporto reso noto oggi dalla S.I.A.E. relativi al comparto “Concerti – Pop, Rock e Leggera” per l’anno 2023: oltre 36.000 eventi (più 16 % sul 2022), 23,7 milioni di spettatori (più 13,6 % sul 2022), 894 milioni di incassi dalla vendita di biglietti (contro i quasi 674 milioni dell’anno precedente = più 32,6 % sul 2022). Dati da noi largamente previsti, che dimostrano con i numeri la vitalità del nostro comparto, che, dopo gli anni bui della pandemia che aveva segnato la chiusura totale delle nostre attività, con conseguenze tragiche per le nostre aziende e per il personale occupato nel nostro settore, già nel 2022 registrava un percorso di ripresa e oggi presenta numeri addirittura più che raddoppiati rispetto al 2019”.

Così il presidente di AssoConcerti, Bruno Sconocchia, parlando di “dati che evidenziano, da una parte, l’importanza del settore “live” come pratica sociale, come risposta alla crescente richiesta di aggregazione, di condivisione, soprattutto per le nuove generazioni, dall’altra, l’importante valore economico del mondo dei concerti di musica popolare contemporanea, che oggi rappresenta il motore trainante dell’intero comparto dello spettacolo dal vivo, dando un impulso fondamentale anche all’intera filiera dell’industria musicale, dagli autori agli editori, all’industria fonografica”.

E conclude: “Ci piace sottolineare che, senza avere mai avuto accesso a risorse pubbliche finora riservate ad altri settori del mondo dello spettacolo, il nostro lavoro produce ricchezza per lo Stato e per i territori dove si svolgono i grandi concerti. I grandi eventi di questa estate sono un chiaro esempio dell’importante ricaduta degli eventi prodotti dai nostri associati sulle città e le regioni coinvolte sul piano occupazionale e quello turistico, con evidenti importanti vantaggi per gli operatori economici dei settori direttamente ed indirettamente coinvolti”.

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