La denuncia di una persona, nonché il sequestro di due esemplari di Cervo Sardo, vari strumenti di cattura, munizioni e un’auto, costituiscono il bilancio di un’operazione antibracconaggio condotta dal personale della stazione di Uta con il supporto del Nucleo Investigativo dell’Ispettorato Forestale di Cagliari.
I fatti
Nella giornata di ieri, giovedì 19, in cui era consentito l’esercizio venatorio, il personale della stazione di Uta in servizio di controllo nella zona del Parco Naturale Regionale di Gutturu Mannu in località Spagnolu in agro di Sarroch, ha ritrovato gli scarti di macellazione di un esemplare di Cervo Sardo. I forestali capito che l’abbattimento era appena accaduto, si sono messi alla ricerca del cacciatore. Durante il servizio veniva intercettata una persona alla guida di un veicolo, il quale alla vista del fuoristrada dei Forestali tentava di fuggire. La fuga è durata poco, infatti il fuggitivo veniva bloccato nella Strada provinciale all’ingresso di Capoterra.
Al controllo dell’auto gli operatori hanno trovato tre zaini con i resti sezionati di un cervo Sardo, corrispondente ai residui ritrovati poco prima nel parco di Gutturu Mannu.
Al bracconiere, S.P. 54 anni artigiano di Capoterra, il quale ha il ruolo di capo di una compagnia di caccia grossa, i Forestali hanno contestato la cattura e la detenzione di un Cervo Sardo, specie non cacciabile e particolarmente protetta, animale simbolo del Parco Naturale di Gutturu Mannu.
La successiva perquisizione ha permesso di rinvenire anche i resti conservati in frigo di un ulteriore cervo sardo, oltre che strumenti illeciti di cattura (cavetti in acciaio, nonché munizioni che l’uomo non poteva detenere non essendo titolare di porto d’arma perché pregiudicato).
Al bracconiere è stato contestato anche il reato di resistenza a pubblico ufficiale e la sua auto è stata sottoposta a sequestro perché sprovvista di assicurazione.
La caccia a specie protetta e caccia in zona vietata (Parco Regionale) è sanzionata con pene sino ad un anno di reclusione.
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