Siamo in piena stagione balneare e nonostante le misure restrittive dettate dall’emergenza da Covid 19 i comuni marini, dopo aver diramato le regole di accesso alle spiagge, hanno dato il via all’accesso nelle spiagge. Ma in alcune coste non sono ancora fruibili i servizi minimi come i servizi igienici. Infatti sulle pagine facebook girano immagini chiare di come alcuni bagnanti hanno dovuto sopperire alla mancanza di bagni espletando i loro bisogni all’aperto. Succede a Sant’Antioco, nella famosa spiaggia di coequaddus, e la minoranza immediatamente insorge evidenziando il problema.
“Nonostante i continui proclami da parte dell’amministrazione comunale sul tema del turismo locale, – scrive il gruppo di Genti Noa – nostro malgrado, dobbiamo prendere atto del fatto che, anche quest’anno, i servizi igienici della spiaggia di Coequaddus sono chiusi in piena stagione turistica. Ed infatti, per il terzo anno consecutivo – in pratica da quando è arrivato il sindaco Locci – nella spiaggia più capiente del comune di Sant’Antioco, Coequaddus appunto, si assiste allo spettacolo indecoroso dei bagnanti costretti a fare i propri bisogni fisiologici dietro i cespugli perché i servizi igienici della località balneare che esistono dagli anni ottanta sono chiusi.”
L’annoso problema che si verifica ormai da anni, in questo periodo e ancor più delicato a causa dello stato di emergenza sanitaria “Una situazione – prosegue la minoranza comunale – che non può essere considerata compatibile con l’emergenza sanitaria ancora in atto, né con la campagna di comunicazione dell’amministrazione comunale. Non ha molto senso, infatti, parlare di meta sicura, contingentare gli accessi nelle spiagge e mettere a disposizione i detergenti sanitari se poi mancano l’acqua corrente e i servizi igienici.”
L’opposizione che fa riferimento a “Genti Noa” evidenzia come nell’isola esistano spiagge di serie “A” e di serie “B” “In pratica nella campagna di promozione messa in piedi dalla giunta Locci, sembra sembra tutto perfetto, ma è solo apparenza: si promuove solo una spiaggia, quella di Maladroxia – bandiera blu per il secondo anno consecutivo – mentre tutto il resto è in stato di abbandono compresa la bella, incontaminata e capiente spiaggia di Coequaddus.”
L’appunto mosso dall’opposizione verte sulla poca attenzione nel gestire le risorse per servizi di prima necessità in favore della promozione turistica “Come gruppo Genti Noa chiediamo a gran voce all’amministrazione comunale di ripristinare immediatamente i servizi igienici di Coequaddus e di restituire il minimo standard di decoro, igiene e sicurezza alla località balneare di Coequaddus: bisogna investire i soldi pubblici prima di tutto nei servizi essenziali, non in propaganda fine a se stessa.”
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