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SANT’ANTIOCO: COMITATO PORTO SOLKY “RIMODULARE I FONDI PER RIQUALIFICARE PORTO E VIABILITÀ”

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 Dopo le dichiarazioni del Sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, sull’esito della Conferenza dei Servizi che ha dichiarato che il nuovo ponte non dovrebbe essere realizzato anche il comitato Porto Solky, fautori di questa battaglia importante per tutto il Sulcis, fa sentire la sua voce “Nonostante il Nuovo Ponte di Sant’Antioco sia definita un’opera strategica a livello nazionale, la sua realizzazione è stata sonoramente bocciata dal Ministero Infrastrutture e Trasporti. Questo – scrivono i portavoce Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garauè potuto avvenire grazie alla presa di posizione unanime dei Sindaci del Sulcis che, accettando l’invito del Comitato Porto Solky, recentemente avevano costituito il granitico fronte del NO condividendo le Osservazioni Tecniche che dimostrano l’assoluta inutilità del progetto Anas in quanto privo di valenza strategica sia per la nazione che tanto meno per la ripresa socio economica del Sulcis Iglesiente.”

RIMODULAZIONE PROGETTO

La cifra messa a disposizione per l’impresa titanica era di 57,5 milioni, provenienti dal famoso Piano Sulcis, somma che non dovrebbe andare sprecata in quanto si chiede venga rimodulati “I Sindaci del Piano Sulcis – prosegue la nota – legittimati ad indirizzare i finanziamenti che si renderanno disponibili alla rimodulazione hanno già deciso: si deve perseguire l’obiettivo principale del Piano Sulcis, lo sviluppo della Nautica nel territorio e la riqualificazione della viabilità di tutto il Sulcis nessuno escluso; d’altronde quei finanziamenti sono il frutto delle battaglie del 2012 che rivendicavano una nuova opportunità di ripresa socio economica della provincia più povera d’Italia.”

Quindi non solo riqualificazione del porto lagunare ma anche realizzazione di strade più idonee al traffico turistico e commerciale del territorio “La decisione dei Sindaci, che auspicano tutti alla riqualificazione del porto di Sant’Antioco, potrebbe essere soddisfatta con la realizzazione dell’anello stradale che collega Carbonia-Portoscuso-Matzaccara-Giba-Nuxis, nonché riqualificando l’intera S.S.126 iniziando dalla circonvallazione per Calasetta; interventi già definiti invarianti dal Piano Sulcis ed essenziali per il collegamento del nuovo porto di Sant’Antioco con la viabilità provinciale e regionale. Il Comitato Porto Solky è fiducioso che sia la Regione Sardegna che il Ministero dello Sviluppo Economico prendano atto rapidamente della volontà del territorio e si rendano disponibili nel velocizzare la rimodulazione dei 57,5 milioni di euro così come hanno già richiesto all’unanimità dai Sindaci del territorio.”

SUL CARRO DEI VINCITORI

Intanto appare strano come qualche politico locale, fino ad ora, non si era mai espresso chiaramente sul ponte salvo poi abbracciare la battaglia dopo l’esito arrivato dal Ministero. Quindi dirette facebook a go go, dichiarazioni roboanti, avvertimenti sui soldi che non devono essere tolti, comunicati stampa, insomma sembra proprio che sul carro dei vincitori si sta sempre meglio. Fa eco anche la politica nazionale che per bocca dell’On. Cabras (M5S) dichiara che “La politica deve farsi portavoce delle istanze del territorio e bisogna dare atto a questo governo di avere ascoltato le proposte del Comitato Porto Solky che da solo, e spesso tra l’ostilità di molti amministratori che solamente alla fine hanno capito che quella del ponte era una lotta perdente, ha condotto una battaglia meritoria. Una battaglia che il Movimento 5 Stelle ha avuto il coraggio di sostenere a tutti i livelli. Con la bocciatura del ponte viene bocciata anche una idea di sviluppo basata sulla realizzazione di opere pubbliche tanto inutili quanto costose, che fanno solo la fortuna dei progettisti e di poche imprese.”

C’è da imparare molto da questa vicenda che vede al centro solo la caparbietà dei cittadini, che da subito hanno visto nel progetto uno sperpero di soldi pubblici oltre che l’inutilità del progetto originale, studiato da politici navigati che dovrebbero avere a cuore il miglioramento del territorio. Appaiono ridicole le dichiarazioni fuori tempo di tutti quegli amministratori di maggioranza e opposizione che solo nel rush finale, consapevoli di aver perso la battaglia, si accodano tra le fila di chi ha combattuto strenuamente per far valere le idee della gente. Ogni tanto un po’ di umiltà non guasterebbe.

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