600mila euro per un progetto sperimentale del Comune di Sant’Antioco. Questa la cifra finanziata dalla Regione Sardegna per l’attuazione di alcune azioni di salvaguardia ambientale previste nei Piani di gestione Sic “Stagno di Santa Caterina”, “Stagno di Porto Botte” e “Promontorio, dune e zona umida di Porto Pino”.
“L’obiettivo – ha spiegato l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili – è quello di garantire la fruizione, la tutela e la valorizzazione delle specificità ecologiche ed ambientali dei tre siti. Creando collegamenti funzionali tra le zone umide, le spiagge, il centro intermodale di Carbonia, Calasetta e il centro urbano di Sant’Antioco, con l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi e sostenibili. Quindi, non più esclusivamente viabilità tradizionale, ma anche percorsi e sentieri esistenti, ciclovie e vie d’acqua”.
Verranno realizzate stazioni e/o colonnine di ricarica per la mobilità elettrica. E’ previsto l’acquisto di mezzi come biciclette a pedalata assistita, auto e barche elettriche, microcar e scooter a motore elettrico da affidare con servizio di car sharing e car pooling (condivisione dei tragitti),
“Tenendo conto della valenza turistico-ambientale dell’itinerario, che produce importanti riflessi dal punto di vista socio-economico sul territorio, l’intervento vuole favorire la sua fruizione turistica, creando adeguati collegamenti e garantendo l’utilizzo di mezzi ecocompatibili”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.
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