In merito all’articolo apparso sulla nostra testata giornalistica dal titolo “Santadi: criticità per i pazienti dopo il trasferimento di un medico di famiglia”, il dottor Antonio Frongia ha chiesto il diritto di replica:
“Sull’articolo apparso nel vostro giornale online ci sono alcune inesattezze che mi preme sottolineare.
Il mio trasferimento ad Iglesias è un atto legittimo in quanto la legge prevede che il medico possa scegliere la sede in cui esercitare la professione, quindi la ASL non poteva negarmelo. Seppur a malincuore devo trasferire la sede del mio ambulatorio nella città di Iglesias per motivi strettamente personali ma nulla cambierà per quanto riguarda l’assistenza verso i miei pazienti, che continueranno ad usufruire di tutte quelle prestazioni fino ad ora da me erogate. Sarò comunque rintracciabile telefonicamente, come è stato sino ad ora, per ogni esigenza dei miei pazienti. Credo di aver svolto al meglio la mia professione in tutti questi anni e mai mi sono sottratto a richieste di ogni genere: dall’assistenza ai pazienti che necessitano di visite domiciliari, al seguire attentamente tutti coloro che soffrono di patologie croniche e quindi hanno bisogno di visite periodiche, a prescrivere ricette mediche quando le circostanze sanitarie lo richiedevano. Di sicuro ho impiegato il mio tempo per svolgere la professione di medico di medicina generale e non l’ho mai dedicato ad attività futili come i social. Il 16 settembre mi trasferirò nel nuovo ambulatorio ad Iglesias e chi vorrà potrà continuare a avvalersi delle mie prestazioni.”
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