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Santadi: criticità per i pazienti dopo il trasferimento di un medico di famiglia

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I gravi problemi della sanità non accennano a diminuire e a farne la spesa questa volta saranno i cittadini del comune di Santadi, nel Sud Sardegna. Nel paese, che conta poco più di tremila abitanti, sono previsti tre medici di Medicina Generale, comunemente chiamati medici di famiglia, ma ad oggi quelli in attività sono rimasti in due che hanno dovuto farsi carico dei pazienti sprovvisti di medico e nonostante tutto circa 200 cittadini sono sprovvisti di assistenza di base. Ad aggravare la situazione il trasferimento del dott. Antonio Frongia che dal 16 settembre si trasferirà e pur mantenendo gli assistiti riceverà solo nell’ambulatorio della città di Iglesias. Chiaramente questo creerà un grosso disagio specialmente per le persone affette da gravi patologie e per lo più anziani. Ad operare a Santadi resterà unicamente la dott.ssa Daniela Crisioni che dovrà comunque assentarsi, seppur per un breve periodo,  ai primi di settembre per motivi di salute.

“Sono a conoscenza del problema – dichiara il Sindaco Massimo Impera – e ho attivato tutta la procedura con la Asl per risolvere questa difficoltà. Nei prossimi giorni organizzerò un’assemblea pubblica con la presenza del Direttore Generale della Asl, Giuliana Campus, e il direttore della Asl, Aldo Atzori, che spiegheranno come si potrà sanare la situazione. Chiaramente se i cittadini non revocheranno il medico, risulteranno sempre assistiti e l’azienda sanitaria  non potrà mai assegnarne un altro. Ma su tutta la procedura saranno più chiari i direttori durante l’assemblea. Io allo stato attuale sono tra i 200 che risultano senza medico di base e quindi capisco benissimo le esigenze dei miei concittadini. Purtroppo – conclude il sindaco –  la risoluzione non rientra nelle competenze del primo cittadino, posso solo sollecitare i responsabili e informare la popolazione.”

Preoccupata e amareggiata la dott.ssa Crisioni “Sono stata lasciata sola – dichiara – a farmi carico di tutti i pazienti. Non capisco come si possa lasciare un paese come Santadi, considerato zona disagiata, con soli due medici. In paese molti sono anziani e fragili e hanno diritto ad essere assistiti. Nel mio ambulatorio ho sempre curato tutti anche chi non era un mio paziente ma ora la situazione è diventata insostenibile. Se il trend non cambia – conclude la Crisioni –  fra pochi anni a Santadi non ci saranno più medici e questo va evitato.”

Ci sarebbe da chiedersi quali siano state le valutazioni della Asl per il trasferimento di uno dei due medici tra l’altro in una città in cui non esiste una grave carenza di dottori, così come a Santadi. Probabilmente le risposte saranno date durante l’assemblea che sarà convocata dal Sindaco sperando che nel frattempo non si presentino casi sanitari molto gravi  e soprattutto che la pazienza e la sopportazione dei cittadini duri a lungo

Comments (1)

  1. Articolo assolutamente falso nella esposizione dei fatti ed artatamente fuorviante, inoltre non è stato sentito il professionista che viene citato, ne la asl. Si chiede immediata rettifica con informazioni reali e corrette salvo querela entro 24 ore

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