“Centoventi telefonate per prenotare una visita medica attraverso il Cup e neanche una andata a buon fine. Al punto che, dopo ore e ore perse nel tentativo di parlare con un operatore, ci si deve recare di persona in viale Trieste, fare la fila e sperare che l’odissea finisca presto. È un vero e proprio incubo quello denunciato dall’associazione dei consumatori Altroconsumo, che in questi giorni ha voluto verificare quali peripezie devono affrontare i sardi per prenotare una visita attraverso il Centro unico di prenotazione chiamando al numero 070 474747 o al numero unico regionale di prenotazione sanitaria 1533”.
“Il quadro emerso da questo test – interviene il consigliere regionale del M5S Michele Ciusa – è vergognoso, manca di rispetto ai malati e a tutti i cittadini sardi. Soprattutto se consideriamo che per larga parte il servizio è utilizzato da persone anziane, che oltre ad avere poca dimestichezza con le voci metalliche e i messaggi preconfezionati, non possono subire ore di attesa, spostamenti da una parte all’altra della città per poi accontentarsi di appuntamenti che arrivano dopo mesi e mesi e che mettono a serio rischio la loro salute. Alla Regione Sardegna – termina il consigliere – sono stati assegnati 13,155 milioni di euro, dei quali 4,210 milioni a titolo di acconto da trasferire entro il 31 dicembre 2019. Per poter ottenere e spendere questi fondi, lo ribadiamo, è necessario avere presentato entro il 31 ottobre scorso il cronoprogramma delle attività che la Regione intende realizzare”.
“Per poter vedere un medico – scrive Altroconsumo – con il servizio sanitario nazionale dopo quasi 4 giorni , ci sono volute 120 chiamate, parecchi tentativi on line, una sveglia di prima mattina, e ancora due biglietti del bus e quaranta minuti di attesa. Insomma, per prenotare con il servizio sanitario nazionale non bisogna essere acrobati ma tanto pazienti e determinati.”
E soprattutto bisogna restare vivi, aggiungeremo noi!
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