La convocazione di un tavolo tecnico con i responsabili dell’area sanitaria e dei Direttori delle strutture penitenziarie per conoscere nel dettaglio le necessità inderogabili per garantire il diritto alla salute delle persone private della libertà. L’attivazione di una struttura di coordinamento e la nomina di un coordinatore regionale sanitario di riferimento per un costante monitoraggio del sistema. L’individuazione di strutture protette per consentire anche ai pazienti detenuti con gravi problematiche psicosociali e psichiatriche di trovare una collocazione e l’attivazione della cartella clinica penitenziaria elettronica. Sono i principali punti qualificanti che l’assessore regionale della Sanità Carlo Doria metterà in campo per far fronte alle problematiche inerenti la sanità penitenziaria isolana. Lo ha ribadito in un incontro in assessorato, alla presenza del dott. Stefano Piras, direttore del servizio della promozione e governo delle reti di cura, con il Direttore della Casa Circondariale di Cagliari-Uta Marco Porcu, il coordinatore sanitario del carcere Luciano Fei, Donatella Gallistru, esperta di informatica, e Maria Grazia Caligaris, referente per le carceri dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”.
“La sanità penitenziaria – ha sottolineato l’assessore Doria – ha necessità di una riorganizzazione che la renda adeguata ai bisogni di salute delle persone che devono scontare una pena. Siamo consapevoli delle necessità e delle carenze alle quali intendiamo porre rimedio anche con incentivi che possano rendere più appetibili le prestazioni specialistiche nelle carceri. L’elemento dirimente è la conoscenza esatta della situazione attuale con un tavolo tecnico dedicato da convocare in tempi stretti da cui scaturiranno le proposte e gli interventi più adeguati”.
Nel corso dell’incontro è stato posto l’accento su diversi aspetti problematici a partire dalla carenza di specialisti nei presidi detentivi, la necessità di strutture esterne per accogliere detenuti con problematiche psichiatriche e di rafforzare i Centri di Salute Mentale nel territorio, l’esigenza di disporre dei Reparti detentivi negli Ospedali e di una cartella clinica elettronica che permetta a ciascuna figura professionale operante nelle carceri di accedere ai dati indispensabili per consentire la gestione e il trattamento della persona privata della libertà.
“La rete sanitaria penitenziaria – ha aggiunto l’assessore Doria – appare come lo strumento migliore per coordinare le diverse istanze e dare corpo a un sistema utile alla gestione di una realtà molto complessa che richiede interventi su molteplici aspetti dalla presenza delle figure professionali al sostegno delle Comunità Terapeutiche per tossicodipendenti a strutture post detentive per offrire a chi è sofferente mentale uno spazio adeguato alla sua riabilitazione sociale di cui le famiglie non possono farsi carico”.
Fonte: comunicato stampa
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