“Stamane ho incontrato l’assessore alla Sanità Mario Nieddu che mi ha confermato di aver già messo in agenda per i prossimi giorni un vertice per discutere della situazione dell’Asl n.7. In queste settimane si sono susseguiti incontri per quanto attiene la situazione della sanità locale in particolare dei nostri ospedali CTO e Sirai. E’ evidente che la situazione è critica specie per quanto riguarda la gestione dell’emergenza-urgenza che in ogni parte della Sardegna, e d’Italia, sta soffrendo come non era mai accaduto. Nello stesso incontro l’assessore mi ha confermato di aver portato avanti la richiesta di “emergenza sanitaria” al Ministero e al Governo la quale, qualora accolta, consentirebbe di derogare alle norme nazionali che oggi ingessano il sistema sanitario. Ci si confronta ancora con una pandemia che porta gli ospedali, in particolare i pronto soccorso, a una pressione che ogni giorno è sempre più forte facendo i conti con una eredità del passato che in termini di assenza di programmazione si sviluppa oggi in tutta la sua criticità. La fotografia ovunque dell’assenza di professionisti, centinaia solo in Sardegna rispetto all’organico previsto ha origini lontane. Il lavoro in Consiglio regionale è stato fatto per invertire questa tendenza anche alla luce di una visione diversa della sanità data dalla pandemia. Questo grazie all’azione dell’assessore Mario Nieddu, della maggioranza e devo dire, molto spesso, grazie alla convergenza di tutte le forze politiche, mettendo in campo strumenti normativi regionali che non erano neanche mai stati presi in considerazione, eliminato l’imbuto formativo aumentando le borse di specializzazione. Abbiamo ritenuto che si dovesse agire e abbiamo agito in tal senso con la riforma per eliminare l’accentramento disegnato nella scorsa legislatura, affidando alle competenze delle direzioni generali una reale capacità gestionale. I tanti confronti con cittadini e operatori sanitari mi confermano che la richiesta alla politica è quella di ricevere risposte adeguate non certamente una descrizione distorta della realtà o la politicizzazione degli eventi che in questi difficile periodo stanno capitando. Oggi soffriamo l’inadeguatezza della rete ospedaliera disegnata nella scorsa legislatura: ci hanno messo anni per vararla e oggi spesso sembra figlia di nessuno. Una rete ospedaliera che ha penalizzato il Sulcis-Iglesiente e in particolare Iglesias. Così come abbiamo corretto la parte gestionale con la riforma, tutti i livelli da quello politico a quello gestionale sono impegnati per modificare anche questo aspetto e restituire al territorio un sistema di servizi che guardi effettivamente alle esigenze del cittadino. Sono certo, al termine dell’incontro, si aprirà una riflessione onesta e seria, sul presente e sul futuro della sanità del nostro territorio. Ma sono anche certo che sarà avviato un percorso per migliorare l’attuale situazione con le dovute condivisioni territoriali e coinvolgimenti di amministratori, operatori e parti sociali”
Così in una nota Michele Ennas, consigliere regionale eletto nel Sulcis-Iglesiente.
Fonte: comunicato stampa
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