In cima alle priorità della Giunta, e su cui, grazie al clima positivo in Consiglio regionale e al fortissimo impegno dichiarato fin dai primi mesi di governo da parte dell’assessore della sanità, Armando Bartolazzi, si chiudono finalmente alcune partite cruciali per la ripartenza di un sistema inceppato da anni. A partire dalla copertura dei disavanzi delle Asl, certificati dai conti consuntivi provvisori per il 2023: 161 milioni e 700 mila euro indispensabili per tirare una riga sul passato, garantire l’equilibrio economico del SSR e restituire alle Aziende ancora ingessate dopo lo scorporo dell’ATS l’agibilità su piani di investimento e fabbisogno del personale. Dodici milioni di euro andranno al cofinanziamento aggiuntivo di interventi nell’ambito sanitario inseriti nel PNRR fondamentali per raggiungere gli obiettivi nazionali indicati nella Missione Salute, fra cui rientrano il riordino della rete di assistenza territoriale, il riordino del parco tecnologico ospedaliero, la formazione del personale sanitario. Sulla formazione, inoltre, Sono stati aggiunti 2 milioni e 300 mila euro per il 2024 (1,5 milioni per il 2025 e 750mila per il 2026) per adeguare le borse di studio regionali per le scuole di specializzazione nell’ambito sanitario non medico. Ancora: attraverso il fondo per la non autosufficienza sono stati destinati 2 milioni e 250 mila euro per servizi socio-assistenziali volti a promuovere la qualità di vita a domicilio e il contesto sociale delle persone anziane non autosufficienti, Analoga cifra è stata stanziata per la cura della fibromialgia mentre il programma “ritornare a casa plus” viene finanziato con oltre 2 milioni di euro. Infine, con un emendamento presentato dalla Giunta e sostenuto da tutta l’opposizione sono stati destinati 15 milioni di euro ai fondi contrattuali delle Asl per uniformare gli stipendi dei medici.
“Si tratta, ha dichiarato l’assessore della sanità, Armando Bartolazzi, di risultati importanti, che premiano la nostra determinazione a trovare soluzioni rapide e concrete su problematiche mai affrontate finora. Sulla partita della perequazione salariale come è noto siamo impegnati da settimane ed ora oltre ai 10 milioni già previsti stiamo aggiungendo altri 15 milioni per riequilibrare gli stipendi e per chiudere una questione che andava avanti da oltre vent’anni. Non soltanto. Tutte le misure approvate in variazione – ha precisato Bartolazzi – aggiungono un passo verso la strada del ritorno ad una sanità più efficiente, più efficace e più vicina al cittadino. Cito l’esempio dei fondi per introdurre in via sperimentale la possibilità di fare i vaccini in farmacia, 65 mila euro per una misura che – ha concluso l’assessore – intende rendere capillare la campagna vaccinale in tutti i territori dell’isola raggiungendo anche le zone meno servite ed incentivando la prevenzione verso la quale la Sardegna è agli ultimi posti in Italia”.
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