La sagra del Carciofo di Samassi, quest’anno alla sua 33^ edizione, torna dopo uno stop forzato dall’ultima manifestazione del 2019, causa Covid, e presenta un ricco programma che si svolgerà nelle giornate dal 16 al 19 marzo. Quattro giorni dedicati alla degustazione del carciofo e di prodotti tipici, laboratori didattici, presentazione di libri ed eventi culturali, manifestazioni sportive e spettacoli.
Si scrive sagra del carciofo dunque, ma si traduce in evento che ha come obiettivo primario quello di valorizzare le realtà produttive agricole e artigianali del Medio Campidano. Largo spazio anche alle tradizioni, al folklore, alla riscoperta di domus e lollas, alle attività sportive e agli spettacoli.
La sagra è stata voluta e organizzata dal Comune e dalla Pro Loco di Samassi e i partners sono la Camera di Commercio di Cagliari e Oristano, Fondazione di Sardegna, Atletica Mariano Scano, l’Agenzia Laore, l’Associazione Internazionale Città della Terra Cruda, l’Associazione Terras, il Distretto rurale del Campidano, la Coldiretti Sardegna, Coop.La Collettiva.
Il ricco programma della quattro giorni della manifestazione è stato illustrato questa mattina durante la conferenza stampa dedicata alla 33′ edizione, nella sala al primo piano della Camera di Commercio di Cagliari.
Si parte nella giornata di giovedì 16 marzo con i Laboratori didattici per gli alunni della scuola primaria di Samassi e la presentazione del libro Làdiri. Non bisogna infatti dimenticare, tra le varie particolarità da segnalare, che Samassi è stato tra i paesi fondatori dell’Associazione Internazionale Città della terra cruda, che da vent’anni si occupa di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale dell’isola, in terra cruda. Nelle giornate di sabato e di domenica sarà possibile entrare in queste particolari dimore, patrimonio storico del paese e dell’isola, che saranno allestite minuziosamente per far immergere il visitatore nell’atmosfera tipica del mondo contadino di un tempo, il tutto arricchito dagli assaggi di pietanze tradizionali sia dolci che salate.
Fonte: comunicato stampa
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