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Salvini: “Direttiva Ue su energia case è un’imposizione folle”

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ROMA – Sulla casa, come sull’auto “sì agli incentivi ma no alle penalizzazioni e ai divieti” delle direttive europee ispirate a “una ideologia green”. E’ il messaggio di Matteo Salvini, vicepremier e ministro di Infrastrutture e Trasporti, che nel suo saluto in collegamento alla conferenza organizzativa di Confedilizia ha rilanciato dure accuse contro le iniziative della Commissione Ue su questi temi, così come contro il sistema “Nutriscore”.

“Come governo ce la metteremo tutta per limitare i danni”, ha detto. Secondo Salvini, la direttiva europea sull’efficientamento energetico delle case “non è una direttiva green: è una direttiva black e una direttiva che chiude le case. E’ una imposizione folle. E come ministro dei Trasporti mi sono confrontato col ministro tedesco su un’altra imposizione folle dell’Ue, in nome dell’ideologia green e non dell’ambientalismo serio: quella che mette fuori legge le macchine a benzina e diesel dal 2035. Un altro assurdo regalo alla potenza cinese – ha detto Salvini – un atto di masochismo nei confronti del sistema industriale italiano ed europeo”.”Sì agli incentivi, ma no alle penalizzazioni e ai divieti. Questo vale per la direttiva auto, per la direttiva case, ma anche per il sistema Nutriscore – ha detto il vicepremier – che vorrebbe mettere fuori mercato la dieta italiana e mediterranea per favorire cibi da laboratorio”.

“Una direttiva su cui noi siamo arrivati con il treno in corsa e ovviamente cercheremo di far sentire forte la voce, non solo del governo italiano, ma anche di altri governi che non hanno nessuna intenzione di mettere fuori mercato l’immobiliare”, ha proseguito. Salvini ha voluto ringraziare Confediliza per la battaglia portata avanti sulla revisione del Catasto. “Anche allora si diceva ‘non dovete preoccuparvi’. Io devo dirvi grazie perché avete avuto il coraggio di fare una battaglia, di costringere la politica a seguirvi e a vincere questa battaglia. Perché senza Confedilizia quella sciagurata riforma evidentemente sarebbe andata a compimento”.

Salvini ha affermato di voler tutelare “la piccola proprietà immobiliare diffusa”, basata sulla vocazione al risparmio degli italiani che è stata tramandata tra le generazioni. “Non dico di dormire tranquilli, perché non si dorme mai tranquilli qui, ma nei mesi scorsi e negli anni scorsi si sono affrontate e vinte alcune battaglie che ci hanno visto partire come minoranza”. Intanto con il nuovo codice dell’edilizia “a figli e nipoti lasceremo un quadro normativo assolutamente certo. Il ministero di Infrastrutture e trasporti consideratevelo casa vostra – ha concluso Salvini rivolgendosi all’associazione – Green sì ma senza penalizzazioni, senza imposizioni, senza tagliole e senza divieti assurdi contro cui come governo ce la metteremo tutta per limitare i danni”.

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