Primo Piano

Roma: Daspo per Stefano Puzzer. Allontanato dalla capitale per un anno

Condividi

È durata poco la permanenza di Stefano Puzzer a Roma che ieri si era presentato in Piazza del Popolo con un tavolino e delle sedie per improvvisare un mini G20 con lo scopo di attirare l’attenzione dei media e del governo sulla battaglia per la libertà di tutti i lavoratori e l’abolizione del Green Pass. Tanti sono stati i romani che si sono avvicinati per sostenere la protesta pacifica del popolare portuale Triestino e condividere in questo modo il dissenso sulla discriminazione che molti lavoratori stanno vivendo costretti ad esibire un certificato vaccinale se si vuole usufruire di alcuni servizi. Le persone hanno intonato canzoni, slogan, inni alla libertà. Poi l’imprevisto. La polizia preleva Puzzer per portarlo, a bordo di un taxi, in questura dove gli sarà contestato di aver organizzato una manifestazione senza autorizzazione e quindi allontanarlo dalla capitale per un anno attraverso il classico Daspo, che di solito s’incolla addosso agli Ultras più violenti. Entro 24 ore Stefano Puzzer dovrà salutare la cittadina romana perché condannato all’esilio dalla capitale che lo ha adottato con amore.

Questa la strategia adottata dal Ministero dell’Interno che vorrebbe far tacere la protesta con la forza e le limitazioni così come a Trieste, luogo in cui è nata la protesta dei portuali,  dove il sindaco ha vietato i cortei a chi è sprovvisto del certificato razziale così da “comprimere la libertà di manifestare”.

Comment here