L’umiliazione con il 7-1 in Champions League rimarrà nella memoria dei tifosi giallorossi. Un’esperienza da non ripetere per nessun motivo al mondo.
E invece, puntuale, arriva un altro punteggio tennistico: stavolta (in Europa League) a Manchester finisce 6-2 per i Red Devils, una disfatta a dir poco clamorosa.
Il tecnico della Roma, Paulo Fonseca, rilascia alcune dichiarazioni al termine della semifinale di andata, ai microfoni di Sky:
La partita?
“Abbiamo disputato un buon primo tempo, nella ripresa non siamo esistiti. Siamo stati condizionati dai tre infortuni, poi Diawara e Smalling erano in difficoltà fisica, è stato un secondo tempo pesante e difficile”.
Che spiegazione si è dato?
“Difficile spiegarlo dopo un primo tempo del genere. Abbiamo sbagliato la reazione e mentalmente, non abbiamo reagito dopo aver subìto il 3-2. Giocare contro il Manchester United è difficile, ancor di più senza poter fare sostituzioni”.
Il ko cancella tutto il cammino?
“Arrivare in semifinale e giocare questo tipo di primo tempo, significa che la squadra ha fatto bene. Nella ripresa abbiamo sbagliato tutto”.
Perché si è sbagliato tutto nella ripresa?
“Non è stato un problema tattico, nel primo tempo abbiamo giocato bene. Abbiamo perso giocatori importanti nei primi minuti della partita, non abbiamo avuto forza mentale per reagire”.
Si poteva cambiare atteggiamento durante il match?
“Ci abbiamo provato, ma quando abbiamo la palla dobbiamo attaccare. Abbiamo avuto una difficoltà mentale nel reagire al 3-2, la squadra ha accusato molto il terzo gol, saremmo rimasti in corsa. Senza possibilità di cambiare è stato difficile, Diawara e Smalling non stavano bene. La scelta dei giocatori per questa partita è stata logica”.
Quante responsabilità ha?
“Sono sempre il principale responsabile, non voglio crearmi alibi. Sono ovviamente il responsabile”.
Si sta chiudendo il rapporto con la Roma?
“Vediamo, in questo momento è difficile parlarne. Parleremo di questo, ma dobbiamo essere equilibrati adesso, non è il momento giusto”.
Come si troveranno le motivazioni per il ritorno?
“In questo momento è difficile, non sappiamo neanche chi avremo per la prossima partita. Sono preoccupato”.
Le reazioni della proprietà
La dirigenza si riunirà oggi a Trigoria: si valuta uno scossone per non terminare la stagione in modo ancora più umiliante, visto che a breve ci sarà pure il derby. Non servono ulteriori confronti a questo punto della stagione. Il presidente Friedkin conosce da tempo la situazione a Trigoria e già a gennaio era pronto a sostituire Fonseca. Poi è arrivata qualche vittoria e lo stop di Tiago Pinto. Il futuro sarà quasi sicuramente con Maurizio Sarri.
I Friedkin non si limiteranno al cambio in panchina perché anche ieri si sono resi conto che la squadra ha parecchi anelli deboli. Il primo riguarda la preparazione fisica e anche in questo caso lo staff potrebbe essere ribaltato nei prossimi giorni. Ieri il crack di tre giocatori in mezz’ora è stato da Guinness dei primati, anche se è da inizio stagione che l’infermeria di Trigoria è piena.
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