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Ritorna l’ora solare: sarà l’ultima volta?

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Nella notte tra ieri, sabato 24, ed oggi, domenica 25 ottobre 2020, alle ore 3:00 in punto gli orologi hanno fatto un salto indietro di 60 minuti. Si ritorna all’ora solare. Avremo dormito un’ora in più: sul lungo periodo si “guadagnerà” un’ora di luce al mattino, mentre il buio viceversa arriverà prima al pomeriggio. L’ora solare ci accompagnerà per il resto dell’autunno e per tutto l’inverno, fino all’ultimo weekend di marzo del 2021: tra sabato 27 e domenica 28 marzo sarà infatti ripristinata l’ora legale.

Ora solare, ora legale

L’ora solare è scandita dal proprio fuso orario di riferimento ed è in un certo senso l’ora “normale”, che si usa come detto d’autunno e d’inverno. Si differenzia dall’ora legale, che invece è un “trucco” impiegato in primavera ed estate, quando l’abbondanza di luce suggerisce l’opportunità di spostare le lancette degli orologi avanti di un’ora.

Nel 1895, l’entomologo neozelandese George Vernon Hudson propose di far avanzare gli orologi di due ore per sfruttare l’irradiazione solare durante la bella stagione. Al tempo non se ne fece nulla, ma qualche anno dopo l’intuizione fu ripresa dal costruttore britannico William Willett: in quella circostanza, la Camera dei Comuni del Regno Unito -nel 1916- approvò il British Summer Time, ossia lo slittamento in avanti dell’ora nel corso dell’estate. La soluzione sposava le esigenze economiche imposte dalla Prima guerra mondiale, e in particolare il bisogno di risparmiare energia. A ruota, la regola fu adottata da diversi altri Paesi coinvolti nel conflitto bellico, tra i quali anche l’Italia.

Cambio dell’ora in Italia

In Italia il cambio dell’ora venne introdotto con il decreto legislativo 631 del 25 maggio 1916, che rimase in vigore fino al 1920. L’alternanza tra ora solare e ora legale venne rispolverata durante la Seconda guerra mondiale, per poi subire un nuovo stop nel 1948. La pratica di risincronizzare gli orologi due volte all’anno divenne definitivamente legge a partire dal 1966; negli anni ’80 la durata dell’ora legale, che era di quattro mesi, fu allungata a sei mesi (fine marzo-settembre); nel 1996 un accordo a livello europeo fissò infine il ripristino dell’ora solare alle 3:00 del mattino dell’ultima domenica di ottobre.

Il prossimo anno, al pari di altri Stati dell’Unione Europea, il nostro Paese dovrà scegliere se mantenere oppure abolire l’ora solare. L’ipotesi più probabile è che per scongiurare un mosaico di fusi orari diversi, i Paesi del Sud Europa decidano di adottare l’ora legale per 365 giorni all’anno, ma al momento solo la Francia ha deliberato.

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