Rubrica curata dall’accademia delle prefi.
Bufera sulle armi, Biden spera in negoziati con repubblicani
L’allarme sparatorie in America non si ferma neppure nel fine settimana del Memorial day, la giornata dedicata ai caduti di tutte le guerre ma funestata dalla recente morte delle vittime di una ‘guerra’ tutta interna: quella della violenza delle armi da fuoco, che causa oltre 20 mila morti l’anno, esclusi i suicidi.
L’allarme era scattato sabato, come riferisce il New York Post, quando lo sceriffo della contea di Cape Coral, Lee Carmine Marceno, è venuto a conoscenza di un messaggio con un testo minaccioso inviato dal bambino, uno studente di quinta elementare della Patriot Elementary School di Cape Coral.
Il team per l’analisi delle minacce scolastiche è stato immediatamente allertato e ha iniziato ad esaminare il caso. Dopo avere interrogato il bambino, gli agenti hanno deciso di procedere con l’arresto con l’accusa di avere minacciato per iscritto di voler portare a termine una sparatoria di massa.
«Il comportamento di questo studente è disgustoso, soprattutto dopo la recente tragedia di Uvalde, in Texas», ha detto lo sceriffo della contea di Lee Carmine Marceno in una dichiarazione. «Assicurarsi che i nostri figli siano al sicuro è fondamentale. Avremo legge e ordine nelle nostre scuole! La mia squadra non ha esitato un secondo… non un secondo, per indagare su questa minaccia». Prima di concludere: «Non è il momento di comportarsi come delinquenti. Non è divertente. Questo bambino ha fatto una falsa minaccia, e ora sta pagando conseguenze reali».
di Salvatore Battaglia
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