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Riapertura discoteche: la colpa di tutti (o alcuni) e di nessuno!

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Come al solito il cosiddetto “Giornalismo d’inchiesta” invece di fornire chiarezza ha obnubilato ancora di più una situazione, già grave di sua. Il riferimento è all’ultima puntata di Report, andata in onda su Rai3, in cui si è trattato l’argomento della riapertura delle discoteche in Sardegna durante la scorsa stagione estiva. Un servizio approssimativo che non ha scandagliato a fondo la vicenda ma il giornalista, Emanuele Bellano, si è limitato a far prevalere un’analisi dei fatti parziale mettendo in evidenza eventuali errori commessi dalla Giunta Regionale, guidata da Christian Solinas. E se di errori si può parlare, questi andrebbero condivisi con una parte del consiglio Regionale che l’11 agosto 2020  in un ordine del giorno gran parte dell’assemblea promuoveva la “necessità di valutare l’opportunità di adottare atti idonei a rendere possibile l’apertura di discoteche e locali da ballo”. A firmare l’ordine del giorno (leggi qui), oltre agli esponenti dei gruppi consiliari di maggioranza Francesco Paolo Mula, Angelo Cocciu, Michele Cossa, Francesco Mura, Dario Giagoni, Roberto Caredda, Gian Filippo Sechi, compaiono i nomi di Giuseppe Meloni, Valter Piscedda, Roberto Deriu e Salvatore Ganau (Pd), e Daniele Cocco (Leu). Non hanno aderito all’iniziativa i Progressisti e il M5S.  Dettagli che il cronista televisivo ha omesso di ricordare ma non ha mancato di sottolineare che dalla Sardegna siano ripartiti i contagi poi diffusi in tutta la penisola. Un’affermazione falsa e se vogliamo tendenziosa perché nella prima ondata pandemica la Sardegna risultava essere “Covid free” quindi se il virus è comparso nell’isola non è certamente per colpa dei Sardi ma di chi, dopo aver frequentato i luoghi del divertimento in altre nazioni, lo ha portato. Peccato che Report abbia voluto solo evidenziare le dichiarazioni di due consiglieri regionali di maggioranza che, nella loro ingenuità, hanno asserito una verità legata al comparto imprenditoriale che, preoccupati per una stagione sottotono, hanno sollecitato il Governo Sardo nel voler autorizzare una riapertura dei locali. La decisione non tarda ad arrivare e il 12 agosto Solinas permette alle discoteche di riprendere le attività, forte anche delle indicazioni fornite nell’ordine del giorno che indicava “la necessità di non penalizzare ulteriormente i settori produttivi connessi al settore turistico, impegna la Giunta regionale sentito il comitato tecnico scientifico, a valutare l’opportunità di adottare atti idonei a rendere possibile l’apertura di tali esercizi, nel rispetto, qualora fosse possibile, di norme che garantiscano la sicurezza e il distanziamento”.    

Scelta giusta o sbagliata? Colpa solo di Solinas o anche di una gran parte del consiglio regionale? E il parere del comitato scientifico che fine ha fatto? Questo ognuno di noi sarà libero di valutarlo. Certamente i sardi non possono essere additati di essere degli untori anzi hanno subito la diffusione del virus. Come non si meritano di essere amministrati, in maniera approssimativa, da una classe politica che sta dimostrando di navigare a vista, tantomeno ha bisogno di un giornalismo che fornisce notizie parziali. In tutto questo sarebbe opportuno sapere dal comitato scientifico, autorizzato dal Presidente Solinas, che fine abbia fatto il loro parere sull’apertura delle discoteche considerato che allo stato attuale non se ne trova traccia!     

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