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Rete Sarda Diabete aderisce al progetto federale di Diabete Italia

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Si è tenuto, dal 2 al 4 Giugno, la  IX CONFERENZA NAZIONALE delle Associazioni che operano nell’ambito del diabete in Italia. Nell’occasione si è discusso e consolidato il nuovo progetto, quello di consolidare quanto fatto con la nuova struttura organizzativa di Diabete Italia creando i presupposti per un sistema Federale nazionale in cui prevalgono la fiducia reciproca, la condivisione delle conoscenze e degli obiettivi rivolti al bene comune, in un clima partecipativo e costruttivo.

A seguito della Riforma del Terzo Settore, nata con la Legge 106/2016, confluita in un Registro Unico Nazionale gli Enti del Terzo Settore (RUNTS) insieme a tutte le associazioni non commerciali sino a oggi frammentate, prende avvio il riassetto dell’associazione Diabete Italia.

La prima giornata è stata dedicata ai Delegati Regionali di Diabete Italia. Il nuovo statuto di Diabete Italia prevede che ogni aggregazione regionale aderente a Diabete Italia elegga tre rappresentanti, uno per ciascuna categoria. Nella seconda giornata  si è tenuta “Conferenza Nazionale” a cui hanno partecipato tutte le Associazioni indipendentemente dall’appartenenza a Diabete Italia. Nella prima parte si è parlato della “nuova” Diabete Italia (struttura, strumenti e obiettivi). La seconda parte si è concentrata in una sessione scientifica in cui parlare di temi fondamentali come: vaccinazioni, screening di prevenzione, innovazione tecnologica e terapeutica e gare.

La terza e ultima giornata ha visto la nascita del primo Consiglio Direttivo della nuova Diabete Italia, a seguito dell’Assemblea Generale elettiva.

Riccardo Trentin Federazione Rete Sarda Diabete, Francesca Ulivi Fondazione Italiana Diabete, Elena Frattolin CRAD Friuli Venezia Giulia e Diabete Italia, Stefano Antonini ADT1 Umbria, Marcello Grussu ANIAD e Diabete Italia

“La nuova struttura di Diabete Italia in Sardegna ci consente di operare a tutti i livelli, garantendo l’uguale rappresentatività di tutte le anime del diabete , secondo lo schema della sussidiarietà verticale ed orizzontale, dal basso verso l’alto, dal singolo paziente al sistema sanitario e istituzionale, attraverso la valorizzazione dei territori dell’autonomia, ricalcando il modello organizzativo del SSR” – afferma Riccardo Trentin Rete Sarda Diabete – “In questo modo renderemo più efficaci, le nostre iniziative per creare sempre maggiore consapevolezza intorno al diabete in Sardegna, malattia che colpisce tutte le fasce di età ed in particolare la terra Sarda ha il più alto tasso di incidenza di diabete tipo 1 ed anche per questo motivo, è fondamentale  garantire accesso equo ai farmaci per il diabete, alle tecnologie innovative (sensori e microinfusori) e strutturare una rete diabetologica di assistenza, moderna e vicina alle reali esigenze delle persone con diabete”.

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