ROMA – “Divisi non solo si perde ma non si porta nemmeno la gente a votare. Le due opa sono state bloccate ma questo non può consolarci”. E’ ciò che ha osservato, a proposito dell’esito delle regionali, l’ex ministro Dem Andrea Orlando riferendosi, come ha fatto anche il segretario Enrico Letta, alle opa di M5s e Terzo Polo sui Dem. Guardando ai dati nel Lazio solo un abitante su tre si è recato alle urne: ha votato il 37,2% degli aventi diritto contro il 66,5% del 2018, quando però si disputò un election day (con le Politiche). Ancora più basso, come ha spiegato Lorenzo Pregliasco di Quorum-Youtrend, il dato su Roma città: nella capitale ha votato il 33,1%, poco più di un avente diritto su tre. In Lombardia il dato finale dell’affluenza si è attestato al 41,61% contro il 73,8% di cinque anni fa quando, peraltro, si votò in un solo giorno e contro il 64,6% del 2010 che era stato finora il dato più basso.
Il trend è in atto da tempo, negli ultimi dieci anni l’affluenza alle Regionali è andata calando ma finora non era mai scesa così tanto. I numeri assoluti restituiscono la dimensione del problema astensionismo molto più delle percentuali: nelle regionali 2023 i votanti sono stati 5,1 milioni, mentre erano stati 8,9 milioni nelle precedenti regionali del 2018. Il record negativo in assoluto apparteneva al 2014 quando in Emilia Romagna i votanti per il nuovo presidente della Regione, dopo le dimissioni di Vasco Errani coinvolto in un’inchiesta giudiziaria da cui è stato poi prosciolto, furono appena il 37,7% e fu eletto Stefano Bonaccini.
Comment here