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Re Mohammed VI: Marocco non firma accordi economici o commerciali che escludano il Sahara marocchino

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In occasione del 46° anniversario della Marcia Verde organizzata nel 1975 dal defunto Re Hassan II con 350mila volontari che portò alla decolonizzazione del Sahara Marocchino dalla Spagna, il Re Mohammed VI ha annunciato ieri un discorso dedicato alla realtà e lo sviluppo del Sahara, e il rapporto con le Nazioni Unite.

Il Sovrano ha sottolineato che gli sviluppi positivi nella questione del Sahara rafforzano la dinamica di sviluppo sostenuto nelle province meridionali. Infatti, queste province stanno vivendo un boom generale, illustrato dallo sviluppo delle infrastrutture e dalla realizzazione di progetti economici e sociali. Grazie a questi progetti, le regioni del Sahara sono diventate oggi uno spazio aperto alle opportunità di sviluppo e una piattaforma favorevole agli investimenti nazionali ed esteri.

Il Sovrano ha sottolineato che i consigli eletti democraticamente nelle province e nelle regioni del Sahara sono i veri legittimi rappresentanti della popolazione locale.

La questione del Sahara è la Causa che unisce tutti i marocchini e di conseguenza e nello spirito del giuramento della Marcia Verde, spetta a ciascuno, secondo la sua posizione e il suo status, rimanere mobilitato e vigile per difendere l’unità nazionale e l’integrità territoriale del Paese, per consolidare le conquiste realizzate nelle nostre province meridionali, in materia politica e in termini di sviluppo.

Ribadito l’attaccamento del Marocco al processo politico condotto dalle Nazioni Unite sul tema della controversia regionale artificiale attorno al Sahara, di cui la sua marocchinità, oggi come in passato, “non sarà mai all’ordine del giorno di qualsiasi trattativa“, il Sovrano ha ribadito l’impegno del Regno alla ricerca di una soluzione pacifica, al mantenimento del cessate il fuoco e al coordinamento e alla cooperazione con la MINURSO, nel rigoroso limite delle attribuzioni ad essa attribuite,  rinnovando in questo contesto al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres e al suo inviato personale, il pieno sostegno del Marocco agli sforzi che sta svolgendo per rilanciare il processo politico nei tempi più rapidi. Il Sovrano ha insistito sulla “necessità di rispettare i parametri definiti dalle successive risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dal 2007 e che sono stati sanciti negli incontri tenuti a Ginevra, sotto l’egida delle Nazioni Unite”.

Chiarito che se il Marocco avvia dei negoziati, è principalmente per raggiungere una soluzione pacifica di questo conflitto regionale artificiale, affermando che per il Marocco il suo Sahara non deve essere negoziato.

Rilevando che la Causa Nazionale è ormai parte di una dinamica positiva inarrestabile, il Sovrano ha sottolineato che il carattere della marocchinità del Sahara è una verità tanto duratura quanto immutabile, e quindi non subisce alcuna contestazione. Primo, perché la legittimità della nostra Causa è convalidata dagli annali della Storia, poi, perché questo è il profondo desiderio e l’ardente desiderio della popolazione sahrawi, e infine perché sta arrivando un riconoscimento internazionale su larga scala.

Il Sovrano ha sottolineato che il Marocco ha progredito negli ultimi mesi, con calma e serenità, nell’azione intrapresa per difendere il suo Sahara, salutando le Forze Armate Reali che, il 13 novembre 2020, hanno ripristinato la libera circolazione delle persone e delle merci al valico di Guerguerat, che collega i due paesi fratelli, Marocco e Mauritania. “Questa ferma azione pacifica ha posto fine alle provocazioni e alle aggressioni che il Marocco aveva già segnalato alla comunità internazionale come serie per la sicurezza e la stabilità della regione”, ha affermato il Sovrano.

Rallegrandosi del concreto sostegno di cui gode la Causa Nazionale, il Re ha affermato che la decisione sovrana degli Stati Uniti d’America di riconoscere la piena ed intera sovranità del Marocco sul suo Sahara costituisce motivo di orgoglio per il Regno. Questo riconoscimento è il naturale e costante sostegno delle precedenti amministrazioni americane e l’illustrazione del loro contributo costruttivo al processo di risoluzione della questione Sahara, ha sottolineato il Sovrano. Questo orientamento conferma il carattere irreversibile del processo politico in corso dedicato a porre una soluzione finale basata sull’Iniziativa per l’Autonomia, sotto la sovranità marocchina.

Allo stesso modo, la decisione di oltre 24 paesi di aprire consolati a Laayoune e Dakhla conferma l’ampio sostegno di cui gode la posizione marocchina, soprattutto nello spazio arabo-africano. Questa è la migliore risposta legale e diplomatica a coloro che affermano che il riconoscimento della marocchinità del Sahara non ha una visibilità franca e concreta sul terreno, ha spiegato il Sovrano. “Oggi abbiamo tutte le ragioni per aspettarci che i nostri partner formino posizioni molto più audaci e chiare sul tema dell’integrità territoriale del Regno”, precisato che a coloro che mostrano posizioni vaghe o ambivalenti, dichiariamo che il Marocco non si impegnerà con loro in alcun accordo economico o commerciale che escluda il Sahara marocchino e ha espresso, inoltre, la sua considerazione per i Paesi ed i raggruppamenti che sono legati al Marocco con convenzioni e partenariati e per i quali le province meridionali costituiscono parte integrante del territorio nazionale.

In questa occasione il Re Mohammed VI ha rivolto i più sinceri auguri di unità e stabilità, progresso e prosperità ai cinque popoli del Maghreb.

di Belkassem Yassine

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