“La Sardegna, anche davanti agli scenari più difficili dal punto di vista socio-economico, dimostra ancora una volta una buona capacità di resilienza e una propensione verso la ripresa. La fotografia scattata dall’Istat restituisce l’immagine di una regione in salute, sostenuta nella sua vitalità dalle azioni messe in campo dal governo regionale che anche nel corso dell’anno preso in esame è riuscita a porre in essere i giusti correttivi e ad avviare quel processo virtuoso che oggi, alla vigilia del Natale e del nuovo anno, rappresenta il miglior segnale di ripresa”. Lo ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas commentando l’ultimo report dell’Istituto di statistica riferito al 2021, che evidenzia, in riferimento alla Sardegna, una serie di dinamiche positive.
“Il Pil Della Sardegna che torna ad aumentare dopo il crollo del 2020 e quello per singolo abitante tornato a livelli pre-Covid, uniti al dato sul reddito delle famiglie sarde consumatrici per abitante che risulta del 4,2%, superiore alla media italiana, sono la migliore testimonianza di una Sardegna che vuole risollevarsi – spiega il Presidente Solinas – All’operosità di imprese e famiglie hanno fatto eco le misure messe in campo dalla Regione per sostenere l’economia in tutti i suoi aspetti e in ogni comparto. Dopo gli sforzi straordinari che durante la pandemia hanno consentito al sistema di reggere l’urto di una crisi senza precedenti (la Regione Sardegna è quella che più di tutte ha investito risorse proprie per fronteggiare l’emergenza) – prosegue il Presidente – già all’indomani della pandemia, nonostante permanessero ancora elementi di incertezza sull’evoluzione dello scenario sanitario e sulle risorse a disposizione, la Regione ha individuato un programma di interventi per lo sviluppo del territorio e per incentivare nuovi investimenti, – conclude il Presidente Solinas – misure per il lavoro, la formazione, l’imprenditorialità e il contrasto allo spopolamento dei piccoli comuni che hanno portato al risultato fotografato oggi dall’Istat”.
Fonte: Regione Sardegna
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