Chiusa la legge di bilancio, approvata dal Parlamento in via definitiva lo scorso Dicembre, per la politica Italiana adesso, si apre ufficialmente la partita per l’elezione del prossimo Capo dello Stato, il tredicesimo della storia Repubblicana.
Dopo l’ultimo discorso di fine anno di Sergio Mattarella, in veste di Presidente della Repubblica, ora si entra nel vivo per eleggere il suo successore alla guida della Repubblica Italiana per i prossimi sette anni.
Per l’elezione del prossimo inquilino del quirinale, si attende la calendarizzazione, il quattro Gennaio, quando il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, convocherà il Parlamento Italiano in seduta comune per l’elezione del Presidente della Repubblica.
I lavori per le prime sedute di voto, con molta probabilità, cominceranno dal venti Gennaio in poi, con grande attenzione verso i Consigli Regionali che, saranno invece ancor prima chiamati a scegliere i grandi elettori aventi diritto al voto per l’elezione del nuovo Presidente, i quali, saranno tre per ogni Regione d’Italia, ed eccezione della Valle D’Aosta che avrà soltanto un grande elettore.
Esclusa l’ipotesi di un Mattarella bis, comincia allora ufficialmente, oppure prosegue, il dialogo e il confronto tra gli schieramenti politici per individuare il nome del successore di Sergio Mattarella con il centro destra, fermo sul nome di Silvio Berlusconi candidato al colle il quale però, non ha ancora ufficializzato pubblicamente la volontà di correre per la carica di Presidente della Repubblica.
Dopo l’ipotesi di una donna al Quirinale avanzata dal leader del movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, occorrerà attendere i movimenti del Partito Democratico che con il suo segretario Enrico letta, a quanto sembra, auspica ad una figura unitaria su un modello che si ispiri al governo di unità Nazionale.
Saranno circa 1009, tra Deputati, Senatori e grandi elettori, i chiamati a esprimersi con voto segreto per eleggere il prossimo Presidente della Repubblica per il quale, occorrerà nelle prime tre votazioni la maggioranza dei due terzi, mentre dalla quarta votazione in poi sarà sufficiente la maggioranza assoluta.
Evitare il sovraffollamento nell’aula di Montecitorio è l’altro nodo cruciale sul quale al momento lavorano il Presidente della Camera Fico e la Presidente del Senato Alberti Casellati, sul tavolo, secondo alcune indiscrezioni, anche l’ipotesi di un voto elettronico da remoto per alcuni elettori come già accaduto e sperimentato al Parlamento Europeo per evitare il diffondersi del virus COVID-19, forse anche in modo da permettere il voto agli eventuali elettori “ipoteticamente” positivi al virus, così da procedere coi lavori per l’elezione del Presidente della Repubblica nel rispetto della democrazia, in tutta sicurezza e con estrema prudenza.
di Luca Norco
Fonti: Stampa Nazionale; Ansa
Comment here