VOLGOGRAD – “La Russia è nuovamente minacciata dai carri armati tedeschi”, in questo caso i Leopard. Lo afferma il presidente russo Vladimir Putin parlando a Volgograd nella cerimonia di commemorazione della vittoria sovietica di Stalingrado. Intanto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, alla tv di stato russa e a Ria Novosti, in un’intervista concessa al giornalista Dmitry Kiselev, ha accusato l’Europa di voler spazzare via quella che lui chiama la “questione russa”. Magari “non con le camere a gas”, ma paragonando i Paesi del Vecchio continente ai nazisti e accusandoli nuovamente di rispondere agli ordini di Washington.
E mentre sta arrivando un nuovo pacchetto di aiuti militari Usa del valore di 2,2 miliardi di dollari che dovrebbe includere per la prima volta missili a lungo raggio, Lavrov afferma: “Vediamo come l’intera Nato sta facendo la guerra contro di noi e discorsi e incantesimi che ‘non stiamo combattendo, ma solo armando’ sono ridicoli”. La promessa russa è che la guerra sarà lunga e la Russia, garantisce Lavrov, “risponderà” alle forniture occidentali di razzi a lungo raggio all’Ucraina; la minaccia è che l’escalation è “evidente” e armi del genere aggraveranno il conflitto ma non ne cambieranno il corso.
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