Arrivano le prime dimissioni dopo il caso del “Pranzo a Sardara”, un banchetto bloccato dalla Guardia di Finanza e a cui hanno preso parte manager sanitari, direttori di assessorati e vertici di Enti strumentali della Regione con una quarantina di persone, organizzato in un periodo in cui erano limitati gli assembramenti. A farlo è Umberto Oppus, sindaco di Mandas e direttore generale dell’assessorato regionale degli Enti locali interrogato per una quarantina di minuti dal pubblico ministero Giangiacomo Pilia.
“Da questo momento rimetto il mandato nelle mani del presidente – dice Oppus – perché voglio evitare che un mio errore possa essere utilizzato per una strumentalizzazione politica verso il presidente Solinas. Non ci sto alla macchina del fango e preferisco fare un passo in dietro. Sono stato invitato – conclude il sindaco – e non pensavo ci fossero così tante persone, è stato un errore grave. Ho detto al pubblico ministero tutta la verità, senza nascondere nulla. Ho sbagliato e chiedo scusa”.
Intanto si attendono le decisioni del Presidente, Christian Solinas, che reputerebbe inconciliabile la permanenza in qualunque ruolo o incarico regionale di chi abbia violato le norme di contenimento della pandemia. Il Governatore sardo probabilmente aspetta le dimissioni degli interessati oppure che siano ultimate, dalla Procura di Cagliari, gli interrogatori delle persone informate sui fatti per decidere quali provvedimenti prendere nei confronti dei partecipanti relativi all’amministrazione regionale.
Intanto le opposizioni stanno preparando le mozioni per chiedere al governatore di prendere al più presto provvedimenti.
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